Lo stilista di moda maschile americano-iraniano Bijan Pakzad, che ha vestito personalità famosissime e tanti grandi nomi del mondo della moda e del cinema, dal presidente americano Barack Obama a Bill Gates passando per Giorgio Armani e Tom Cruise, è deceduto sabato scorso a Beverly Hills circondato dai membri della sua famiglia, ha annunciato il suo gruppo in un messaggio registrato sulla casella vocale della sua lussuosa boutique di Beverly Hills.

Bijan Pakzad

Il messaggio non fornisce alcun dettaglio sulle cause della morte dello stilista 67enne, il quale lascia tre figli avuti da due diversi matrimoni. Secondo il sito internet specializzato in celebrità TMZ, sarebbe stato vittima di un aneurisma cerebrale giovedì e sarebbe stato ricoverato all'ospedale di Cedars-Sinai a Beverly Hills, dove è morto.

Bijan Pakzad, proveniente da una ricchissima famiglia iraniana, è arrivato negli Stati Uniti nel 1973, dopo aver fatto i suoi studi in Europa. Nel 1976, all'età di 32 anni, ha aperto la sua boutique su Rodeo Drive, a Beverly Hills.

Accessibile unicamente su appuntamento, lo store, nel quale si vendeva esclusivamente moda maschile, era considerato la boutique più cara del mondo. C'era inoltre l'abitudine di parcheggiarvi davanti alle vetrine le vetture di lusso di proprietà dello stilista, fra cui una Rolls-Royce gialla che faceva la gioia degli organizzatori di giri turistici.

Durante la sua carriera, Bijan ha vestito in particolare i presidenti americani Barack Obama, George W. Bush e Ronald Reagan, gli attori Arnold Schwarzenegger, Tom Cruise e Anthony Hopkins, i suoi colleghi Giorgio Armani, Tom Ford e Oscar de la Renta, ma anche il presidente russo Vladimir Putin, il sultano del Brunei, il Principe Carlo o il fondatore di Microsoft Bill Gates.

Oltre alla moda maschile, Bijan ha creato anche dei profumi, che hanno ottenuto un successo colossale e fatto la fortuna del suo gruppo. Il creativo aveva anche disegnato delle autovetture di lusso e un celebre revolver Colt tutto d'oro.

Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: AFP