13 dic 2012
E-commerce: l’Europa supera il limite dei 300 miliardi di euro
13 dic 2012
La confederazione europea dell'e-commerce annuncia che il Vecchio Continente nel 2012 raggiungerà i 305 miliardi di euro di vendite online. Un limite superato grazie all'atteso aumento del 22% sull'anno, soprattutto grazie all'esplosione delle vendite ottenuta in Europa meridionale e orientale.
La Polonia e la Repubblica Ceca otterranno infatti delle progressioni dal 25 al 30% delle loro vendite online. La Germania (+25%), la Francia (+20%) e il Belgio (+20%) non sono da meno, giusto davanti all'Italia (19%) e alla Spagna (+19%). Alla fine, i mercati inglese, francese e tedesco varranno da soli il 70% dell'intero mercato europeo dell’e-commerce.
Il mercato europeo conferma così la sua posizione di principale mercato mondiale per le vendite online. Infatti gli USA puntano quest'anno su 280 miliardi di euro di vendite, davanti alla regione Asia-Pacifico con 216 miliardi. In America Latina, la crescita dovrebbe raggiungere il 25-30%, a 43 miliardi di euro, principalmente consentita dal Brasile. In Medio Oriente e in Africa, le vendite dovrebbero invece crescere del 45%, per attestarsi a 12 miliardi di euro.
Tuttavia, per François Momboisse, presidente di E-commerce Europe e della Fevad (Federazione Francese dell'e-commerce), questo successo dell’e-commerce europeo non deve far dimenticare i progetti che rimangono da completare.
"La crescita dell'e-commerce è strettamente legata alla fiducia", spiega Momboisse. "Ci vogliono alcuni anni perché gli utenti di internet diventino acquirenti-consumatori online. Questo spiega perché, a livello mondiale, solamente dal 20 al 40% degli utenti di Internet compri sul Web. In molti Paesi emergenti, i consumatori non hanno una lunga esperienza dell'acquisto via catalogo. Vogliono vedere un prodotto prima di decidere se acquistarlo. In particolare quindi, è la loro fiducia nel pagamento online e nella sicurezza della Rete che deve svilupparsi. Occorre che questo risultato rappresenti una vera priorità per l'Unione Europea".
Il risveglio della Cina e dell'm-commerce
Beninteso, l’Europa potrebbe presto inchinarsi davanti all’e-commerce cinese. Il Paese asiatico conta già adesso 220 milioni di acquirenti, vale a dire altrettanti dell’Europa, mentre solamente il 40% della sua popolazione è già connesso (550 milioni). In definitiva, con una crescita dell'88% delle vendite BtoC online attesa per il 2012, il Regno di Mezzo mostra un potenziale mai visto.
Ma per ora i professionisti guardano soprattutto alla telefonia mobile. In Gran Bretagna, il cosiddetto m-commerce peserà quest'anno per il 20% sull'e-commerce, contro il 5% di un anno prima. Negli Stati Uniti, la percentuale dovrebbe arrivare a raddoppiare in un anno, raggiungendo il 10%. In Europa, i Paesi scandinavi raggiungerebbero una quota dell'8%, davanti alla Francia e al suo 3%. Però, con il 47,6% degli europei che oggi possiede uno smartphone, non c'è dubbio che le cifre in questione dovrebbero continuare a crescere.
Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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