Ansa
18 gen 2023
E-commerce: in Italia la filiera vale 71 miliardi
Ansa
18 gen 2023
Andamento a gonfie vele per l'e-commerce e la filiera ad esso associata, che si confermano un comparto fondamentale per la crescita del sistema Italia. Secondo le stime dello studio condotto da Netcomm in collaborazione con The European House - Ambrosetti, nel 2021 la crescita delle attività di questa filiera è stata pari al 4,4% rispetto al 2020, attestandosi a quasi 71 miliardi di euro di fatturato complessivo a livello nazionale (era quasi 68 miliardi di euro nel 2020, con un incremento del 20% rispetto all'anno pre-pandemia).

Nello stesso studio, dal titolo "Il ruolo e il contributo dell'e-commerce e del digital retail alla crescita dell'Italia", viene precisato che la rete del valore dell'e-commerce e del digital retail si posiziona al primo posto tra le 99 attività economiche italiane per incidenza sul fatturato complessivo del settore privato, arrivando ora a pesare per il 40,6% della crescita di fatturato del totale delle attività economiche italiane del settore privato nel quinquennio 2016-2020. Il moltiplicatore economico della filiera dell'e-commerce e del digital retail è pari a 2,48: per ogni 100 euro investiti nella filiera estesa dell'e-commerce e del digital retail in Italia se ne generano ulteriori 148 nel resto dell'economia. E per ogni 100 unità di lavoro generate in modo diretto dalle attività dell'e-commerce e del digital retail, si attivano ulteriori 141 unità di lavoro.
A livello geografico, le imprese che lavorano in questa filiera sono equamente distribuite sul territorio italiano, ma più della metà dei ricavi proviene dal Nord-Ovest (51,1%, con un importante contributo offerto dalla Lombardia). Tra i sotto-settori, emerge il ruolo di traino esercitato dalla logistica, che ha conosciuto una fase di ripresa durante la pandemia (+13,7% medio annuo in termini di fatturato). La rete del valore dell'e-commerce e del digital retail si articola in due macro-aggregati: le vendite online e i servizi a supporto delle attività di e-commerce, tra cui logistica, packaging e sistemi di pagamento. Il segmento delle vendite online in Italia nel 2020 ha registrato un fatturato di quasi 41 miliardi di euro, di cui il 57% si concentra nel Nord-Ovest. Il segmento dei servizi a supporto dell'e-commerce e del digital retail nel 2020 ha registrato ricavi di 27 miliardi di euro, 43% del quale concentrato nel Nord-Ovest.
Dalla survey condotta presso le imprese è emerso che per 1 operatore su 5 l'ingresso nel canale online ha permesso di ridurre i costi di gestione dell'ordine, mentre solo per una minima parte ha implicato un ridimensionamento della rete fisica retail, a conferma della convivenza e del mutuo supporto tra segmento online e offline.
Passando agli investimenti futuri, per le imprese coinvolte nella survey gli ambiti principali su cui si dovrà investire sono quelli connessi al mondo della vendita online. Al primo posto l'investimento nel digital marketing e a seguire gli investimenti per il miglioramento della user experience (in particolare il sito di e-commerce) e l'incremento della presenza su marketplace per il B2B.
"Alla luce dei risultati di questo studio non possiamo che decretare una volta per tutte la fine della concezione di e-commerce come un semplice 'trend'. Stiamo parlando di una filiera concreta e tangibile che fa crescere la nostra economia", commenta Roberto Liscia, Presidente di Netcomm, il Consorzio del Commercio Digitale in Italia, che chiede ai rappresentanti politici e istituzionali di sostenere lo sviluppo di questa filiera attraverso precisi interventi e investimenti per colmare il gap di competenze digitali che scontiamo a livello europeo e rafforzare l'export digitale.
Per Lorenzo Tavazzi, Partner e Responsabile dell'Area Scenari e Intelligence di The European House - Ambrosetti "l'e-commerce è riconosciuto come un canale prioritario per la crescita del business, con investimenti crescenti che verranno indirizzati sul digital marketing e sull'export digitale. Oltre ad essere una grande opportunità per l'internazionalizzazione delle produzioni del Made in Italy, il settore rappresenta un'opportunità anche per la creazione di valore per l'Italia", conclude.
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