23 dic 2014
E-commerce: il cinese Taobao tollererà fino a 24 contraffazioni all'anno per venditore
23 dic 2014
E' con un “permesso a punti” che il portale cinese Taobao lotta contro i falsi. Fino a quest'anno non bisognava superare le 48 contraffazioni all'anno per venditore per rimanere sul marketplace. Nel 2015, la cifra sarà ridotta a 24 contraffazioni, secondo il sito Ebrun.com.
Il provvedimento stupisce. Taobao conta ogni anno i prodotti falsi venduti da ciascun venditore. Finora, se questi ultimi non superavano i 24 falsi, il contatore veniva azzerato il 31 dicembre. Fra i 24 e i 28 falsi, il contatore veniva riportato a 24 alla stessa data. Bisognava allora che il venditore si mantenesse al di sotto dei 48 falsi per vedere il suo contatore tornare a zero l'anno seguente.
Oltre le 48 contraffazioni, viene applicata la sanzione: la boutique del venditore è chiusa. Ma questa flessibilità, che non manca mai di stupire i marchi occidentali, sarà resa più dura nel 2015.
Adesso, il superamento dei 24 falsi in un anno sarà punito con la chiusura dello shop on-line. Rimane da conoscere l’efficacia reale del sistema, visto che Taobao non ha indicato i meccanismi previsti per prevenire il ritorno dei venditori fraudolenti nel sistema con un'altra identità.
Taobao è in testa alla classifica di Hurun delle aziende cinesi di maggior valore, dominata dai dettaglianti fisici e on-line. Alla guida di Taobao e del suo portale gemello, Tmall, il gruppo Alibaba ha generato lo scorso anno vendite per 4,70 miliardi di euro (5,75 miliardi di dollari).
Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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