Duvetica apre 20 store in Cina e si orienta sull’outdoor

Di

Gianluca Bolelli

Pubblicato il
9 mar 2023

L'etichetta specializzata nei capispalla in piuma, che dal 2018 è di proprietà del colosso coreano F&F, sta ampliando l’offerta prodotti ponendo attenzione soprattutto ai consumatori attenti all’outdoor e sta per aprire una ventina di negozi in Asia.

“Nati come azienda di moda, ci siamo poi focalizzati maggiormente sul lifestyle, ma adesso ci stiamo orientando stilisticamente verso l’outdoor, senza però entrare nel mondo dei prodotti tecnici sportivi, ma diventando più democratici, per interessare a più fasce di consumatori”, dice a FashionNetwork.com l’Amministratore Delegato di Duvetica, il parmense Luca Piani, entrato in azienda a settembre 2019.
 
Il posizionamento prezzi rimane il medesimo. La scelta stilistica di Duvetica si abbina a una strategia distributiva che al momento copre in modo parallelo Europa ed Asia. In quest’ultima, il brand si sviluppa principalmente aprendo dei negozi monomarca. “Ne abbiamo 30 già in Corea del Sud e inaugureremo altri 20 monomarca Duvetica in prime locations in Cina, tutti attivi entro settembre”, assicura Piani. “In più abbiamo un distributore storico locale, che è anche il proprietario del marchio per il Giappone, il quale controlla un monomarca Duvetica ad Aoyama e vende il brand ai department store. Per il momento, nel resto dell’Asia abbiamo una diffusione in sole 50 doors molto selezionate, ma vogliamo farle crescere di numero”, continua l’AD.

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In Europa, dove Duvetica è distribuito ovunque, tranne in Scandinavia, la strategia offline è concentrata sulle collaborazioni con partner wholesale, che ha portato il marchio di Mogliano Veneto (TV), ma con sede legale a Milano, ad essere distribuito in circa 1.300 punti vendita. “Inoltre, con il Covid si è amplificata la necessità di associarci a player legati ai social media, e stiamo lavorando con una selezione di marketplace e di retailer molto attivi nell’e-commerce”, aggiunge Luca Piani.

Nella sua strategia attuale, il brand, che ha 20 dipendenti diretti, cui si aggiunge il numeroso indotto manifatturiero, intende operare anche attraverso varie co-lab creative. Dopo quella dello scorso anno con la Disney per il film Avatar – La via dell’acqua, e quella lanciata a settembre con Vision of Super, Duvetica sta lavorando ad altre partnership, che Piani preferisce non anticipare. Forse la collaborazione con il film di James Cameron prefigura futuri piani negli USA? “No, gli Stati Uniti sono un mercato che può essere alquanto complicato e comunque non sono un nostro target a breve”, risponde Piani, “per adesso puntiamo a rimettere radici ben salde in Europa, dove siamo sempre stati forti”.
 
Il 2022 Duvetica l’ha chiuso crescendo del 46% sul 2021, per un fatturato di 12 milioni di euro, già oltre la fase pre-Covid. Primi mercati al momento sono Corea del Sud e Italia, con percentuali molto simili. La produzione di Duvetica è stata portata tutta in Asia dall’ultima gestione. “Ne siamo contenti, perché sta diventando più conveniente rispetto a due anni fa produrre in Asia e perché devo ammettere, io che sono un campanilista, che la qualità non ne ha risentito, anzi i prodotti Duvetica oggi sono migliori di prima: gli asiatici sanno come usare tecnologie creative, hanno tutti gli impianti a iniezione in piuma e sono ricchi di fabbriche più evolute delle nostre; sono stati bravissimi a fare proprio il nostro know-how nei capispalla”, garantisce l’AD.

Oltre a Duvetica, il gruppo coreano F&F, quotato alla Borsa di Seoul e dall’enterprise value di circa 7 miliardi di euro nel 2022, ha in portafoglio anche Sergio Tacchini, il 57% delle quote del fondo suo connazionale che ha comprato il marchio statunitense di attrezzature da golf TaylorMade e diversi brand locali statunitensi, come Supra, cui si aggiungono l’etichetta coreana di urban sportswear Discovery Expedition e il marchio di prodotti di bellezza di sua proprietà diretta Banila Co. Affermatosi negli anni '90 come distributore in Asia di marchi come Benetton, F&F ancora oggi è fortissimo sulle licenze, gestendo ad esempio quella legata al baseball della lega americana MLB.