22 giu 2013
DueDiLatte : dal Pitti alla volta di Giappone e Corea al profumo di latte
22 giu 2013
Fra le novità più interessanti emerse dall'ultima edizione (la n° 84) del salone Pitti Uomo, è apparsa quella proposta da una nuova start-up, tutta Made in Italy, anzi tutta Made in Tuscany, ci tengono a precisare le fondatrici: DueDiLatte. Il marchio pisano, fondato da Antonella Bellina (anche Art Director) ed Elisa Volpi (anche Marketing Manager) si è lanciato producendo alcune linee di magliette in fibra di latte e/o profumate.
“La fibra di latte in sé non costituisce una grande novità, in quanto è stata inventata in Italia già negli anni '30 per opera dell'ingegner Ferretti, che la ricavò da una proteina: la caseina”, sottolinea a FashionMag.com Antonella Bellina, “ma noi siamo le uniche ad aver realizzato prodotti composti per il 100% da questa fibra. Un filato di maglieria utilizzato per il tessuto con una lavorazione a navetta”.
La fibra di latte è anallergica, antibatterica e traspirante, molto piacevole (quasi una carezza sulla pelle) al tatto, è leggera (pesa il 10% in meno rispetto alla seta e il 13% in meno rispetto al poliestere) e vanta proprietà termoregolatrici. In più, gli amminoacidi del latte che restano all'interno della fibra stessa si prendono cura della pelle, anche la più delicata, nutrendola e idratandola.
Per la sua prima collezione Primavera-Estate 2014, il brand toscano debutta con le linee “Saluti da...” e “Sapore di...”. La prima è dedicata a vari luoghi caratteristici del patrimonio artistico della toscana natia, e si compone di t-shirt dal design minimale che riproducono angoli caratteristici e simbolici, ma spesso più nascosti e meno conosciuti dal turismo di massa, dei capoluoghi o delle località simbolo della Toscana. La seconda è costituita da t-shirt e mini-dress dal mood metropolitano in colori freschi ed estivi, sempre di mano morbidissima, indeformabili e lavabili all'infinito, e si chiamano 'lampone', 'albicocca' o 'cioccolato', perché possono essere profumate con questi aromi.
“Sapore di...” è una linea prodotta con fibre al 100% latte intero o fatte di una miscela al 50% di latte intero e al 50% di cotone biologico, un tessuto ibrido che combina la grande capacità di resistenza e assorbimento dell'umidità tipiche del cotone unite alla morbidezza, all'elasticità e alla lucentezza proprie della fibra di latte. Il tessuto che ne risulta è traspirante, resistente e delicato.
“Saluti da...” è invece realizzata esclusivamente con una fibra al 100% composta di latte di riso, che nasce dalla lavorazione di proteine e cellulosa del riso. La cellulosa in essa contenuta dona al filato una morbidezza e una flessibilità paragonabili a quelle del cachemire. Questa fibra è attiva, perché presenta nella sua struttura 18 amminoacidi che nutrono e idratano la pelle mentre si indossa il capo. Inoltre (e studi internazionali lo dimostrano), protegge dai raggi ultravioletti e assorbe i raggi solari benefici, migliorando la circolazione sanguigna. Dopo il lavaggio mantiene inalterate le sue proprietà nel tempo e la sua struttura a nido d'ape aumenta la capacità di assorbire e poi disperdere velocemente l'umidità, risultando fresca e leggera sul corpo.
DueDiLatte consegna le magliette in un packaging a tema: il bicchiere cartonato per le bibite da asporto o la busta dove si mette il pane appena comprato, completamente fatte di materiale riciclato e riciclabile.
“L'estivo 2014 con le t-shirt è il nostro lancio”, ricorda Antonella Bellina, “ma con la collezione invernale lanceremo un insieme di prodotti che costituirà un vero e proprio total look, composto di jeans, giacche, pantaloni e capispalla. Puntiamo ad entrare molto presto sul mercato del Far East in generale, ma soprattutto a distribuirci in Giappone e Corea del Sud, nazioni che riteniamo molto adatte per vedere apprezzate le nostre creazioni, ma in un secondo tempo puntiamo anche sugli Stati Uniti. A gennaio 2014 scatterà anche l'e-commerce, dopo aver consegnato la prima collezione”.
"Diversi top buyer sembrano aver apprezzato DueDiLatte in questa dinamica 84a edizione di Pitti Uomo: sia italiani che stranieri (canadesi, giapponesi, ma anche coreani e thailandesi). Ma mentre i primi ci sono sembrati più colpiti dall'originale piacevolezza estetica e tattile del nostro prodotto, i secondi (soprattutto i nordeuropei) hanno apprezzato maggiormente il valore della ricerca tecnologica che sta alla base delle nostre linee”, aggiunge l'altra fondatrice del marchio di Pisa, Elisa Volpi.
Gianluca Bolelli
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