Drumohr, nuovi monomarca in Italia e accelerazione in Russia

Di

Edoardo Meliado

Pubblicato il
15 gen 2019

Drumohr continua a riportare risultati più che positivi sotto l’egida della famiglia Ciocca, dal 2006 proprietaria del marchio scozzese dalla iconica fantasia “Razor Blade” (o “a biscottino” come amava chiamarla l’Avvocato, Gianni Agnelli). Procede a ritmi serrati il piano di sviluppo della sua rete di vendita monomarca all’interno dei confini nazionali, mentre nuove sinergie daranno un significativo apporto alla crescita del network wholesale estero.

“Nel 2019 puntiamo ad aprire due negozi a Genova e Roma, ma siamo attenti anche ad altre eventuali soluzioni. Siamo ancora alla ricerca della location più adatta, che sappia valorizzare il posizionamento del nostro brand e che risponda alle esigenze di una clientela più 'istruita'”, ha spiegato a FashionNetwork.com il nuovo direttore commerciale di Drumohr, Federico Rosi (ex Manifattura Paoloni).
 
Sul fronte internazionale, “vogliamo potenziare la nostra distribuzione nell’area del Centro-nord Europa, in Francia, dove abbiamo una presenza ancora ‘rarefatta’, e in Russia, per la quale stiamo chiudendo un accordo con un partner specializzato che dovrebbe permetterci di aprire dai 50 agli 80 punti vendita wholesale in 2 anni”, ha proseguito Rosi. Infine, tra gli obiettivi a medio termine spicca anche il nome di Londra.

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L’Italia rimane il primo mercato per Drumohr, mentre il 66% del suo giro d’affari viene generato all’estero, in particolare in Giappone, Corea del Sud e Nord Europa (Benelux, Scandinavia e Germania). Il 2018 si è chiuso con un aumento delle vendite del 15/20% rispetto ai circa 9 milioni di euro del 2017.

 
Oggi, l'insegna di maglieria di lusso nata nel 1770 a Dumfries, in Scozia, dispone di 3 negozi monomarca in Italia, a Milano, Alassio e Torino, ed è presente in 350 rivenditori multimarca nel mondo.
 
Mentre assistiamo al saccheggio di marchi italiani da parte di grandi gruppi esteri, il caso Drumohr si staglia come esempio virtuoso di imprenditoria italiana e funge da messaggio di speranza per il mondo del fashion nazionale. In una parola, controcorrente.