25 ago 2020
Douglas stabilizza le vendite: primi 9 mesi a -7,5%, balzo dell'e-commerce
25 ago 2020
Dopo aver registrato un significativo calo di fatturato tra marzo e maggio a causa della chiusura del proprio network di negozi dovuta al coronavirus (-40,2% nel solo mese di marzo), l’insegna tedesca di profumerie Douglas ha stabilizzato i propri risultati, chiudendo i primi nove mesi dell’esercizio fiscale 2019/20 con un calo di solo il -7,5% rispetto allo scorso anno, a 2,5 miliardi di euro. L'EBITDA rettificato è diminuito del 10,6%, a 264 milioni di euro su base annua.
Se nel periodo le vendite in store sono scese del -17,2%, l’e-commerce ha invece conosciuto un balzo del 39,6%, raggiungendo un valore di 640 milioni di euro. In particolare, nel terzo trimestre, il business online è cresciuto del 70,3% e il numero di nuovi clienti di oltre il 90%; il trend positivo sta continuando anche dopo la riapertura dei negozi.
“(…) Ci siamo concentrati sull'e-commerce sin dall'inizio. Stiamo ora traendo enormi profitti da questa decisione”, ha dichiarato Tina Müller, CEO del gruppo Douglas. “Abbiamo migliorato la nostra posizione di fornitore leader di e-commerce premium e abbiamo potuto compensare parzialmente il calo delle vendite nei nostri negozi. Ora abbiamo riaperto la maggior parte degli store in Europa e abbiamo già registrato una chiara tendenza al rialzo nelle vendite del mese di giugno".
Per compensare l’impatto della pandemia, la società sta anche continuando a impegnarsi nella gestione della liquidità e dei costi: al 30 giugno Douglas deteneva riserve di liquidità pari a 339 milioni di euro. Nel terzo trimestre, il flusso di cassa libero è stato pari a 29 milioni di euro e l’utile netto a 3,9 milioni di euro.
Douglas dispone oggi di una rete di 2.400 negozi in 26 Paesi europei, con un portfolio di oltre 750 brand e circa 55.000 prodotti. Nell’anno fiscale 2018/19 la società ha realizzato un fatturato di 3,5 miliardi di euro.
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