Douglas è in vendita

La tedesca Douglas, numero 1 della profumeria in Europa, proprietaria della francese Nocibé, è in vendita. E' quanto ha dichiarato Isabelle Parize, presidentessa del consiglio di amministrazione di Nocibé e direttrice di Douglas Europa del Sud, giovedì 2 aprile, durante una conferenza stampa.

Advent International, il fondo americano che possiede l'80% di Douglas, e la famiglia fondatrice Kreke, che detiene il restante 20% e che da parte sua intenderebbe conservare, o addirittura aumentare, le proprie quote, puntano su una cessione che decuplicherebbe il margine operativo lordo (Ebitda) di Douglas, che nel 2014 ha superato i 300 milioni di euro.

Per questa acquisizione, diverse opzioni sono possibili. Come è stato accennato già alla fine di febbraio, il gruppo, che per supervisionare la sua vendita ha designato JP Morgan, potrebbe prima di tutto tornare a quotarsi in Borsa. Douglas è infatti uscito dall'indice DAX nel 2012, ma adesso si è liberato del peso delle sue attività dolciarie o negli accessori, che ha ceduto. La reintroduzione in Borsa riguarderebbe allora solo gli asset della profumeria.

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Altra opzione, l'acquisto da parte di un altro fondo o di investitori strategici (come l'inglese Boots o lo statunitense CVS, in particolare) che non sono presenti in Europa. Il colosso francese L'Oréal potrebbe essere interessato, tanto più che è già presente nel retail. In compenso, un avvicinamento con il leader francese della profumeria selettiva, Sephora (gruppo LVMH), porrebbe “dei problemi di concorrenza in Francia e in Polonia”, puntualizza Isabelle Parize.

“Dunque, tutto resta ancora molto aperto”, spiega la Parize, precisando che comunque l’interesse principale degli azionisti rimane sempre l'importo della transazione.

Un'operazione di vasta portata, che dovrebbe essere chiusa entro la fine di luglio. Nel 2014, Douglas ha ottenuto un fatturato di 2,5 miliardi di euro, il 70% del quale realizzato in Germania e in Francia. Presente in 19 nazioni, il gruppo conta 1.800 negozi.

Sarah Ahssen (Versione italiana di Gianluca Bolelli)