27 gen 2019
Doria 1905 riconquista terreno e cresce in doppia cifra nel 2018
27 gen 2019
Doria 1905 ha imboccato la strada giusta: chiusa definitivamente la fase di riassetto iniziata 3 anni fa, lo storico marchio salentino specializzato in cappelli di tessuto e guidato dal giovane imprenditore Alessandro Gallo, a capo della Neo.Bi-Lab di Corigliano D'Otranto (LE), torna a registrare un importante crescita del fatturato, salito a 1,6 milioni di euro nel 2018 dagli 1/1,2 milioni del 2016-17.
Insieme ai ricavi aumenta anche l’organico dell’azienda pugliese, che dopo un taglio drastico a circa 16 unità (dalle 67 precedenti), è tornata ad assumere nel suo stabilimento di Maglie, che oggi conta ben 35 addetti.
Tra i buoni propositi per il prossimo futuro c’è anche l’espansione della rete retail, ma “occorre avere una massa critica di un certo livello e una forte brand awareness per aprire un negozio e riuscire a recuperare l’investimento”, ha specificato Gallo.
Ad eccezione dell’unico negozio a insegna Doria 1905, ubicato nel centro di Bologna, in via 4 Novembre, la distribuzione del marchio è essenzialmente wholesale: “Vantiamo tra le 200 e le 300 vetrine nel mondo. In Italia, per esempio, abbiamo corner in tutti i punti vendita Rinascente, a Milano, Roma, Torino e Firenze”.
Classe 1991, astigiano, Alessandro Gallo ha preso le redini del cappellificio nel 2016, subito dopo aver completato gli studi e in seguito all’improvvisa scomparsa del padre, Roberto Gallo, ex amministratore delegato della storica insegna di cappelli Borsalino, che nel 1997 acquisì l’azienda salentina come filiale produttiva per la fornitura di coppole, berretti e cappelli di tessuto.
Doria esiste dal 1905, ma è nel 2012, sotto la regia di Roberto Gallo, che viene rilanciato sul mercato come marchio indipendente. Tenuto “frenato” fino a quel momento, e distribuito principalmente nel mercato statunitense, Doria torna centrale nelle mire espansionistiche dell’azienda pugliese con il nuovo nome di ‘Doria 1905’.
La Neo.Bi-Lab, che ha chiuso la collaborazione con Borsalino nel 2013-14 senza tuttavia abbandonare la sua attività nel contoterzismo, realizza la maggior parte del suo giro d’affari all’estero: “Rispondono molto bene le piazze asiatiche, il Giappone in particolare”. Tra i più importanti mercati di sbocco compaiono Europa, Corea e Stati Uniti.
Il rilancio e l’affermazione di Doria 1905 passa quindi dalle mani del giovane e appassionato imprenditore, Alessandro Gallo, che oltre ad operare in un settore di nicchia e ad alta specializzazione, si trova anche ad affrontare una congiuntura di mercato sfavorevole, dovuta in primis al crollo dei consumi domestici.
Una scelta di stile quella del cappello formale quasi sconosciuta alle nuove generazioni di consumatori, che rappresentano il vero banco di prova di Doria 1905. “L’uso del cappello sta tornando anche tra i Millennials”, afferma con soddisfazione Gallo, “che sono alla ricerca di quel ‘qualcosa in più’ per differenziarsi a livello di look, finendo per apprezzare manifattura e preziosità di questo accessorio facoltativo”.
La fascia prezzo dei cappelli è medio-alta e va dai 100 ai 200 euro al pubblico per quelli in feltro e dai 70 ai 90 euro per le coppole. Il tema del viaggio torna come filo rosso della nuova collezione presentata a Pitti Uomo 95, che oltre ai pezzi iconici include anche un progetto di co-branding che proietta i tratti caratterizzanti delle borse Alberto Olivero sul cappello.
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