Reuters API
Laura Galbiati
28 gen 2020
Dopo un solido 2019, Givaudan spera in buoni risultati quest’anno
Reuters API
Laura Galbiati
28 gen 2020
Il produttore di profumi e aromi Givaudan spera di realizzare una crescita di fatturato compresa tra il 4 e il 5% quest’anno, nella forchetta prevista per i suoi obiettivi a medio termine, ma leggermente al di sotto dei risultati ottenuti nell’ultimo esercizio, che ha beneficiato di un aumento dei prezzi.

“Abbiamo una strategia a cinque anni e siamo molto fiduciosi nella nostra capacità di attuarla”, ha dichiarato il Direttore Finanziario dell’azienda svizzera, Tom Hallam, all’agenzia Reuters. “Non effettueremo ulteriori aumenti di prezzo. La domanda resta solida sui mercati in forte crescita. La fiducia negli Stati Uniti è buona e molte delle questioni che ci ponevamo per l’Europa nel 2019, come la Brexit, sono ormai alle spalle”.
Givaudan, che sviluppa aromi e profumi per aziende di beni di consumo o di prodotti di lusso, sta traendo beneficio dal trend attuale che privilegia ingredienti naturali e prodotti per la salute e il benessere, oltre che dalla domanda di nuovi sapori come i sostituti vegetali alla carne.
Ma le attività dell’azienda con i suoi grandi clienti mondiali hanno rallentato e la clientela locale e regionale rappresenta oggi più della metà delle vendite. “I nostri grandi clienti hanno ancora delle difficoltà ad assicurare la loro crescita su alcuni grandi mercati (come il Nord America)”, spiega Hallam.
Le azioni di Givaudan, che hanno raggiunto un livello record la scorsa settimana dopo essere aumentate di oltre un terzo l’anno scorso, sono scese del 2,1% il 27 gennaio. Gli analisti hanno sottolineato un rallentamento della crescita nell’ultimo trimestre, pur riconoscendo il miglioramento dei margini e dei flussi di tesoreria nel secondo semestre.
Nel 2019 l’utile netto è aumentato del 6%, raggiungendo i 702 milioni di franchi svizzeri (657,3 milioni di euro), mentre la crescita organica, escluse acquisizioni e fluttuazioni monetarie, è aumentata a 5,8%, contro il 5,6% di un anno fa.
Secondo il Direttore Finanziario della società, la crescita è rallentata nel terzo trimestre perché si è esaurito l’impatto positivo dell’aumento dei prezzi. Per quanto riguarda il costo delle materie prime, dovrebbe mantenersi stabile nel 2020, dopo due anni di forti aumenti.
La società, che compete con la tedesca Symrise e l’americana International Flavors & Fragrances (IFF), ha speso circa 3,6 miliardi di franchi svizzeri (3,37 miliardi di euro) in acquisizioni dal 2014 e, secondo Tom Hallam, non ha intenzione di interrompere tale strategia.
Le vendite della divisione profumi sono aumentate del 7,3%, stimolate dalla forte domanda in America, mentre il fatturato della divisione aromi è salito del 4,5%, frenato da deboli performance in Nord America.
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