Dopo Tokyo Knit, Anrealage collabora con Fendi
Anrealage moltiplica le collaborazioni. Dopo Firenze, dove ha presentato in occasione di Pitti Uomo una capsule collection realizzata con Tokyo Knit, associazione che raggruppa 180 aziende giapponesi specializzate nella maglieria (produttori, tintorie, ecc.), Kunihiko Morinaga è partito alla volta di Milano per assistere alla sfilata di Fendi, la mattina del 13 gennaio.
Per la sua collezione uomo autunno/inverno 2020-21, il brand di lusso del gruppo LVMH ha collaborato con lo stilista giapponese, che sfila abitualmente a Parigi; “Ho lavorato sull’aspetto tecnologico”, ci ha rivelato, senza aggiungere altro. “Per fondere tecnologia e moda, occorre il supporto di grandi aziende. È molto interessare lavorare con maison così importanti”.
Dopo essersi focalizzato per cinque anni sugli effetti di luce e ombra attraverso delle prodezze tecnologiche, il designer, che ha fondato il suo marchio nel 2003, ha avviato lo scorso anno un nuovo percorso, esplorando il modo in cui si guarda la moda attraverso la tecnologia. In particolare, ha realizzato una collezione in cui i dettagli di alcuni pezzi classici del guardaroba sono ingranditi a dismisura, per esplorare quello che le immagini digitali non riescono mai a restituire nella realtà. Per la prossima stagione, lo stilista annuncia “una nuova sperimentazione”.
A Pitti Uomo, Kunihiko Morinaga ha presentato una serie di pezzi chiave del guardaroba (il cappotto, il cardigan, il maglione, il piumino, ecc.), mettendo in evidenza tecniche ancestrali e tecnologie d’avanguardia, giocando sul tema del caleidoscopio. Il pullover kaki combina differenti tecniche di maglieria, come un quadro astratto. Giacche con zip e cappotti sono formati, come dei puzzle, da oltre 300 differenti triangoli e altri scampoli di tessuto jersey. Il cardigan, da parte sua, gioca con differenti motivi e formati di jacquard.
Kunihiko Morinaga ha lavorato in particolare con alcune delle 28 aziende di Tokyo Knit che hanno ottenuto l’etichetta di qualità dall’associazione per la loro attenzione alla qualità del prodotto, così come per il loro approccio tecnologico e sostenibile. Il Giappone non è famoso solo per il suo denim, ma anche per la maglieria, che si è sviluppata durante il Periodo Edo, tra il 1603 e il 1868, in un distretto specializzato in questo settore a Tokyo.
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