22 gen 2023
Dominique Dufermont (Dior): “Fast jewellery e slow couture sono pilastri del mercato”
22 gen 2023
In un’epoca che si contraddistingue per l’elevata volatilità di fatti ed eventi, alcune realtà riescono ad ancorarsi in un presente senza tempo. Tra queste c’è sicuramente la Maison Dior, che esprime il proprio stile in percorsi polisensoriali molto diversi: dalla seta all’oro, dal cashmere ai rubini, dalle pelli più ricercate agli zaffiri.

Sono i confini tra alta moda e gioielleria, che si fanno sempre più sfumati, ad essere stati al centro dell’incontro curato da Assogemme (l’associazione italiana di categoria dei produttori di pietre preziose e affini) svoltosi sabato 21 gennaio al salone Vicenzaoro, che ha visto come ospite d’eccezione Dominique Dufermont, responsabile del servizio pietre della gioielleria di Christian Dior Couture. Il dirigente transalpino si è costruito un’esperienza più che ventennale grazie a un percorso dalle molte sfaccettature partito dalle più grandi maison come Cartier e Van Cleef & Arpels, proseguito col conoscere il mondo delle pietre preziose in qualità di geologo e gemmologo, ed evolutosi nei ruoli di manager, imprenditore e docente dell’Ecole des Arts Joailliers di Parigi.
“I confini tra gioielli e moda sono diventati ogni giorno più esili”, ha affermato il professionista francese. “Una volta la gioielleria era lenta e la moda per natura veloce, oggi la “fast jewellery” è uno dei pilastri del mercato così come la “slow couture”, la quale sembra essere una tendenza forte sul lungo periodo, che incontra l’imperativo della sostenibilità. Marchi come Dior sono riusciti a sfuggire alla trappola dell’effimero, che erode i margini e stempera l’immagine di marca”.

Nell’incontro, moderato da Raffaele Ciardulli, coach, trainer e consulente dell’universo del lusso, è intervenuto anche Paolo Cesari , presidente di Assogemme, che ha messo in evidenza il ruolo essenziale dei “mestieri d’arte”, ancora indispensabili ad esprimere l’eccellenza e la necessità di un approccio polivalente e sistemico, in grado di osservare la realtà da punti di vista sempre nuovi.
“I preziosi e rari métiers d ’art, che devono essere sostenuti da coraggiosi progetti culturali e formativi, sono un pilastro essenziale di Dior Couture e Dior Joaillerie”, ha concluso Dufermont. “L’accumulo di esperienze differenti consente di guardare allo stesso problema da diversi punti di vista e questo costituisce un’imprescindibile leva competitiva in entrambi i business”.
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