Dolce & Gabbana Sartoria al ritmo di Barry White
"You’re the First, the Last, My Everything", si leggeva sul piccolo invito nero opaco per il défilé di Dolce & Gabbana Sartoria svoltosi domenica sera, pochi giorni dopo la sfilata della linea principale, con l'intera colonna sonora fatta di canzoni del grande Barry White.
In questa stagione, la coppia di stilisti ha spostato la sfilata della propria collezione sartoriale dall'intimità del cortile della boutique di Corso Venezia al loro principale spazio espositivo su Viale Piave. La collezione ha brillato di mille luci, per quanto era piena d’oro, argento, zinco e tessuti metallici.
Giacche da cerimonia in jacquard color tungsteno; giacche da smoking in tela di cotone grezzo color alluminio; abiti di cachemire in color nickel brunito, e questo solo nella prima decina di outfit. Uno show lungo, ricco di soprabiti dorati, redingote con stampa in ghepardo metallizzato e brunito o spolverini in crêpe, dorati alla maniera di un paramento liturgico.
Sicuramente non sono vestiti per persone timide e riservate. Ma del resto, Dolce & Gabbana non sono mai stati noti per essere dei designer tranquilli e prudenti nella loro estetica. Se volete minimalismo di lusso o un'opulenza discreta, cercateli altrove.
A tal punto che i tessuti fantasia erano accompagnati da calzature che attiravano altrettanta attenzione: pantofole in velluto blu con lacci coordinati alquanto voluminosi; mocassini metallici borchiati o ciabatte che sembravano fatte con le gemme dello scrigno del tesoro di un pirata.
Nella sfilata allestita nell’atrio del loro quartier generale, il cast di modelli scendeva dalle tre rampe di uno scalone nero prima di piroettare e camminare su un tappeto rosso brillante davanti a un pubblico di circa 300 persone.
Domenico Dolce e Stefano Gabbana restano una coppia eccentrica. I due rifiutano categoricamente di inserire il loro show nel calendario ufficiale di Milano Moda Uomo. Lo svolgimento della sfilata l’hanno addirittura annunciato in maniera super discreta, inviando esclusivamente delle e-mail private solo venerdì, dopo che molti giornalisti erano già arrivati a Milano. Tuttavia, quando nel menswear si fa riferimento ad opulenza iper-glamour e pura e genuina indulgenza verso il piacere, Stefano e Domenico indossano ancora la corona di re del prêt-à-porter maschile.
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