Adnkronos
25 nov 2020
Dolce & Gabbana: “C'è bisogno di ottimismo, ma anche di aiuti di Stato”
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25 nov 2020
"Non eravamo preparati a qualcosa di simile, c'è bisogno di ottimismo e positività ma anche di aiuti dello Stato di vario tipo. Noi cerchiamo di disegnare, immaginando un aprile con un sole incredibile e ci auguriamo che diventi realtà". Lo hanno detto Domenico Dolce e Stefano Gabbana intervenendo al 'Milano Fashion Global Summit 2020' promosso da Class Editori in partnership con la Camera nazionale della moda italiana, The Wall Street Journal e Intesa Sanpaolo.
"Non abbiamo la bacchetta magica per promettere ad artigiani, stampatori, tessutai e a chi fa bottoni”, hanno spiegato i due stilisti. L'artigianato in questo momento è il settore che soffre di più, ha un valore immenso. In Italia abbiamo una realtà medio-grande fatta da tanti artigiani. Ovunque in tutta Italia, c'è tanta creatività e individualità". Quindi hanno sottolineato: "Noi siamo artigiani, facciamo un lavoro particolare, la nostra azienda è grande ma ci sentiamo parte di quel mondo, facciamo tutto fatto a mano, non solo nell'alta moda ma anche nel pret-à-porter". Per i due stilisti gli artigiani "sono fondamentali per tutta la filiera della moda italiana ed è quello che ci riconosce tutto il mondo''.
Quanto al futuro delle sfilate "chissà cosa succederà a febbraio - hanno detto Dolce&Gabbana - speriamo che ci siano, per noi sono molto importanti ma se non si potranno fare troveremo un'idea per fare una cosa diversa". Nel frattempo, i due stilisti si tengono occupati: "Stiamo preparando una capsule per l'uomo che verrà consegnata a maggio”, hanno annunciato, “cerchiamo di mandare messaggi positivi, da buoni italiani pensiamo che le cose finiranno e cerchiamo di tenerci allenati anche a livello creativo con i nostri stilisti e le nostre sarte''.
Infine, parlando più in generale del mondo della moda, hanno spiegato: "Noi viviamo l'azienda dal pinto di vista creativo e non finanziario. Oggi la moda ha cambiato completamente aspetto. Si vendono t-shirt e sneakers, anche noi lo facciamo, ma non cambi il costume con questo. C'è bisogno di un cappotto, di una giacca, questo fa parte dell'artigianalità. Noi crediamo ancora in questo, che non è uno styling ma una qualità''.
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