6 mag 2020
Dolce & Gabbana porta gli artigiani sul web per un progetto a scopo benefico
6 mag 2020
Sebbene le maglie del lockdown inizino gradualmente ad allentarsi, la nostra vita continuerà ancora per qualche tempo ad essere concentrata all’interno delle mura domestiche per preservarci del rischio di un nuovo contagio. Un netto cambiamento con cui stanno facendo i conti molti marchi del lusso, tra cui Dolce & Gabbana, che ha appena svelato un nuovo progetto digitale a scopo benefico per intrattenere a distanza il suo pubblico in questa fase così delicata.
I protagonisti del format inedito sono gli artigiani italiani che, attraverso delle dirette video realizzate ciascuna dalla propria abitazione, terranno workshop online dedicati alle loro attività.
Il primo appuntamento è atteso il prossimo venerdì 8 maggio, ma il programma andrà avanti fino al mese di luglio e sarà trasmesso sui canali social del brand.
“In questo momento che ha reso necessario stare in casa e riscoprirne il valore sia come spazio per vivere che come luogo per passare il tempo, Dolce & Gabbana annuncia il progetto ‘Dgfattoincasa’”, spiega una nota della casa di moda.
L’iniziativa rafforza la collaborazione con Humanitas University iniziata a metà febbraio e ribadisce il ruolo di primo piano svolto dal brand a sostegno della ricerca scientifica nella lotta contro il Covid-19.
Attraverso dei messaggi e l’intervento dei contributor delle sedute virtuali, gli utenti saranno invitati ad effettuare una donazione libera che servirà a finanziare lo studio coordinato dal Prof. Mantovani di Humanitas.
Grazie all’intervento di Dolce & Gabbana “si potranno estendere i campi di ricerca e le collaborazioni” per vincere la battaglia contro il Covid-19, spiega Mantovani, che ricorda come ancora “non sappiamo con certezza se la nostra prima linea di difesa funzioni e possa essere attivata anche nei confronti del coronavirus”.
La ricerca di Humanitas si concentra anche “sulle cellule dell’immunità innata e sul ruolo di alcune sue molecole, antenati funzionali degli anticorpi”, aggiunge il professore. “Approfondire le nostre conoscenze in quest’ambito può aprire le porte ad interventi diagnostici, ad esempio biomarcatori di gravità di malattia, e terapeutici, contribuendo alla risoluzione di un problema globale”, conclude.
Il progetto è sostenuto da Intesa San Paolo che ha messo a disposizione di Fondazione Humanitas per la Ricerca la piattaforma di crowdfunding ‘Forfunding’ per realizzate la raccolta fondi.
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