DKNY, Donna Karan e Karl Lagerfeld spingono i risultati di G-III Apparel
Con vendite nette per 1,07 miliardi di dollari (pari a 941 milioni di euro), in aumento del 4,7% rispetto all’anno precedente, e un utile netto di 94 milioni di dollari (82,6 milioni di euro), i risultati del gruppo americano G-III Apparel nel terzo trimestre 2018 sono molto positivi. Le cifre sono state rivelate in una comunicazione agli analisti finanziari e sono state raggiunte soprattutto grazie alle performance dei marchi Donna Karan e DKNY, comprati nel 2016 da LVMH. Ma anche grazie alla griffe Karl Lagerfeld, di cui G-III Apparel è uno degli azionisti.
G-III Apparel, che possiede anche Vilebrequin e G.H. Bass, nota quindi il lancio riuscito di Karl Lagerfeld sul mercato nordamericano. Dal 2016, il gruppo vi distribuisce su licenza i prodotti del marchio. In parallelo gli ha trovato un flagship store a SoHo, un quartiere di New York, e 8 negozi collocati in centri outlet. La collaborazione del brand con la modella molto in voga Kaia Gerber, lanciata lo scorso 30 agosto, non è sicuramente estranea all’incremento del 30% delle vendite della griffe, le cui calzature, lo sportswear, l’outerwear e le borse hanno tutti ottenuto crescite significative. La top model adulata dai Millennials (4 milioni di follower su Instagram) ha certamente avuto un ruolo anche nell'aumento del traffico registrato sul sito Internet di Karl Lagerfeld, che è superiore dell’80% a quello dell’anno scorso nello stesso periodo.
Nel 2018, il marchio Karl Lagerfeld ha siglato, oltre alle licenze per gli occhiali da sole e da vista con Marchon, e di denim con Giada, una licenza per i costumi da bagno con il produttore italiano Area B per la regione EMEA, e una licenza per la produzione di orologi con Swarovski lo scorso maggio. La griffe lavorava già con Swarovski per la propria linea di gioielli.
Non contento di collaborare con Karl Lagerfeld, il fornitore austriaco di strass è anche, dal terzo trimestre 2018, il produttore ufficiale di gioielli per tutti i mercati eccetto il Nord America di DKNY. Questa licenza, la prima in questa categoria di accessori per il brand newyorchese, dovrebbe rappresentare un vettore di crescita importante, secondo i pronostici di G-III Apparel, che punta sull’introduzione di nuovi segmenti di prodotti per variare le sue fonti di ricavi.
Nello spazio di un anno, Donna Karan e DKNY hanno registrato un aumento delle loro vendite del 40%, in parte dovuto al loro sviluppo in Cina dove, grazie a una joint-venture, i due marchi dispongono ormai di una cinquantina di punti vendita. L’altro focus di G-III Apparel per questi due brand è Internet, dove il gruppo statunitense vuole ancora guadagnare fette di mercato con l’aiuto di campagne mediatiche e di partner privilegiati come Macy’s. L'azienda sottolinea che le ricerche che menzionano la parola “DKNY “ sul sito del grande magazzino sono aumentate del 250% negli ultimi mesi.
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