Dirk Bikkembergs, ridenominatosi Bikkembergs, si rilancia al Pitti Uomo
Bikkembergs apre un nuovo capitolo della sua storia. A partire da questa stagione, la griffe di sport couture fondata nel 1987 dallo stilista belga Dirk Bikkembergs perde il nome e semplifica l’offerta attorno ad una linea unica, chiamata Bikkembergs, come finora si chiamava la linea giovane, unificata a partire dalla stagione Primavera-Estate 2020 con la collezione principale. Altra tappa essenziale del suo rilancio è che ora il marchio è di proprietà di un solo azionista: l’azienda cinese Modern Avenue Group (ex Canudilo), salita al 100% del capitale nel febbraio del 2019.
Il gruppo aveva aacquisito nel luglio del 2015, tramite la società Levitas, la maggioranza di Bikkembergs, arrivando fino a possederne il 51%, mentre il restante 49% era detenuto in modo paritario dallo specialista delle calzature Zeis Excelsa e da Sinv, che curava l’abbigliamento. Quest’ultimo ha venduto le proprie quote, ma continuerà a produrre le collezioni di prêt-à-porter, sempre su licenza. Invece, Zeis Excelsa, storico partner della griffe, si è ritirato, perché in piena ristrutturazione dopo un periodo difficile, e adesso sarà la società di Hong Kong Global Brands Group a produrre le scarpe Bikkembergs in licenza.
“Negli ultimi tre anni, abbiamo ristrutturato l'azienda in profondità, ricreandone i fondamentali. Oggi, con un solo azionista al posto di comando siamo pronti a ripartire su nuove basi. Proporre una sola linea con il nome Bikkembergs, sempre incentrato sul proprio DNA sportivo, ci permetterà di dare più forza al brand, proponendo nel contempo una fascia prezzi più ampia. Con la Primavera 2020 abbiamo anche reintrodotto le pre-collezioni”, spiega a FashionNetwork.com Dario Predonzan, il direttore delle operazioni, assunto nel 2016 per accompagnare il rilancio della griffe, che in seguito ha nominato Lee Wood direttore creativo.
Per dare più visibilità al progetto, la casa di moda, habitué delle passerelle milanesi, in questa stagione ha scelto il Pitti Uomo, location imprescindibile per il mercato della moda maschile, dove ha svelato, in un grande stand strategicamente posizionato sul piazzale centrale del salone, la sua collezione per la Primavera-Estate 2020.
Focalizzata sui Giochi Olimpici e i suoi colori simbolo, blu, nero, rosso, giallo e verde, la nuova linea Bikkembergs punta soprattutto sullo sportswear, restringendo un po’ l’offerta sartoriale. Il menswear resta preponderante rispetto all’abbigliamento femminile, rappresentando l’80% delle vendite di prêt-à-porter e il 60% delle calzature.
Il marchio, il cui fatturato ammontava a 80 milioni di euro nel 2015, non pubblica risultati, ma il manager assicura che “è tornato a crescere quest’anno”. Bikkembergs possiede 32 punti vendita monomarca, tra negozi e corner, ed è distribuito in circa 550 store multimarca. I suoi principali mercati sono l’Europa dell’Est, con la Russia in testa, e l’Asia.
“Stiamo recuperando mercati importanti, come l'Italia, in netta crescita, o la Francia, dove abbiamo ottenuto 48 clienti in questa stagione con la linea di scarpe. L’idea è di rafforzarci dove eravamo già importanti e di trovare dei nuovi mercati”, indica Dario Predonzan, il quale è attivamente impegnato nella ricerca di una location per aprire un flagship a Milano, dopo la chiusura, avvenuta lo scorso anno, dell’emblematico store del brand di Via Manzoni.
L’altro asse di sviluppo è quello della diversificazione dell’offerta attraverso degli accordi di licenza. Così, la categoria intimo e beachwear sviluppata da CSP International Fashion Group (ex Perofil) “è divenuta una collezione strategica”. La licenza della sua collezione bambino è gestita da Unique Children Wear e per le calzature junior dal nuovo partner Elisabet, mentre la licenza per il profumo è curata da Perfume Holding e gli accessori tessili dallo specialista della seta Ratti.
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