26 giu 2014
Dirk Bikkembergs punta alla Borsa
26 giu 2014
Tanti progetti per Dirk Bikkembergs. La griffe di sport couture, fondata nel 1989 dal couturier belga Dirk Bikkembergs, prosegue a gran ritmo il rilancio e l'espansione internazionale svelando grandi ambizioni. “Il progetto è di raddoppiare il fatturato entro 2-3 anni e di approdare in Borsa entro il 2017. Ci stiamo preparando con report finanziari e la creazione di una società autonoma, visto che l’intenzione è di quotare solo Dirk Bikkembergs”, indica a FashionMag.com Maurizio Pizzuti, presidente di Zeis Excelsa, che ha rilevato il brand tre anni fa.
Nato come calzaturificio, il gruppo Zeis Excelsa di Montegranaro, nelle Marche, produceva in licenza le calzature di Dirk Bikkembergs, e nel 2011 acquisì il marchio, messo in difficoltà da un pesante accertamento della Guardia di Finanza, salvandolo dal concordato preventivo.
“Per noi è stata un’operazione molto importante, anche se con la crisi gli ultimi due anni sono stati abbastanza complicati. I consumi si sono ridotti, soprattutto nella fascia medio alta che copriamo. Abbiamo iniziato a soffrire nei mercati dove eravamo forti, come Italia, Spagna, Portogallo, Benelux e Sud della Francia”, spiega Maurizio Pizzuti.
Quasi tutti gli investimenti si sono concentrati sul retail in Russia, Est Europa, Medio Oriente, Africa del Nord. In meno di tre anni, la griffe di prêt-à-porter ha aperto 80 boutique monomarca in 32 Paesi e raggiunto un fatturato di 75 milioni di euro (120 milioni per l’insieme del gruppo Zeis Excelsa, che opera anche con altri brand). In Cina sono stati aperti 12 negozi e sono annunciati nuovi progetti di espansione.
Dirk Bikkembergs è anche commercializzato tramite circa 1.000 punti vendita multimarca, con una distribuzione più mirata da qualche stagione. Non solo più attraverso una maggioranza di negozi di calzature, ma anche in boutique di moda, “perché l’abbigliamento dà più riscontri dal punto di vista dell’immagine”.
Un nuovo slancio è stato dato al prêt-à-porter, le cui vendite rappresentano oggi la metà del fatturato, mentre l'altro 50% deriva dalle vendite di calzature. In quest’ottica è stata rilanciata la collezione Donna, che era stata abbandonata dallo stilista. È stata sviluppata solo una prima linea, che è attualmente in fase di test.
Circa l'80% dei ricavi di Dirk Bikkembergs viene realizzato all'estero. In Italia l'abbigliamento rappresenta il 10% sulle vendite totali in questo segmento, mentre le calzature pesano il 35% sul mercato domestico.
Al momento dell’acquisizione, il designer-fondatore aveva annunciato che si ritirava, e la direzione creativa era stata affidata ad Hamish Morrow. Quest’ultimo ha lasciato l’azienda la scorsa stagione e lo stile è stato affidato ad un team interno, che sarà capitanato a breve dal braccio destro di Dirk Bikkembergs.
“Puntiamo molto sui giovani creativi. Selezioniamo una ventina di studenti nelle principali scuole di moda e offriamo a tre di loro la possibilità di fare uno stage di sei mesi in azienda. In seguito alcuni rimangono da noi”, sottolinea Maurizio Pizzuti.
“Puntiamo infine sulle licenze, con cui sviluppiamo già le collezioni bambino, underwear, beachwear e occhiali. Abbiamo in programma il lancio del profumo e degli orologi. Vorremmo trovare inoltre un partner per realizzare le borse e ampliare l’offerta degli accessori, necessaria ad accompagnare il progetto retail”, conclude.
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