12 nov 2012
Diritti dei consumatori: E-commerce Europe chiede due modifiche al testo
12 nov 2012
L’associazione europea che rappresenta i professionisti dell'e-commerce chiede alla Commissione e al Parlamento europei di operare due modifiche nella direttiva 'Diritti dei consumatori', che scade fra un anno.

"Più in particolare, E-commerce Europe ha inteso mettere in guardia la Commissione e il Parlamento europei sulle seguenti disposizioni della direttiva: da un lato, l’obbligo di rimborsare il consumatore dal momento della notifica del diritto di recesso e dall'altro, il momento di partenza del periodo di recesso in casi di ordine di molteplici prodotti", nota l'associazione.
Il primo elemento incriminato consentirebbe a un consumatore di farsi immediatamente rimborsare un prodotto ordinato e ricevuto perfino prima di averlo restituito. "Tale regola, ingiusta per i professionisti, nuocerà alla crescita dell'e-commerce in Europa", spiega l’associazione, la quale chiede la possibilità di controllare lo stato della merce resa prima di procedere al rimborso.
Il secondo punto poggia sulla questione del punto di partenza del periodo di recesso nel caso di un ordine che comprende più prodotti distinti. Il testo prevede che il termine decorra dal ricevimento del primo collo. "Tuttavia, è abbastanza illogico raggruppare tutti insieme questi prodotti ordinati e considerarli quindi una volta sola, perché qui si tratta di prodotti distinti gli uni dagli altri, e non dell'ordine di un prodotto composto di più lotti", precisa E-commerce Europe.
L’associazione comprende, fra gli altri, la Fevad, federazione francese dell'e-commerce. In Francia, l’e-commerce dovrebbe raggiungere i 45,2 miliardi di euro di giro d'affari nel 2012 (+20%), rappresentando circa 400.000 posti di lavoro. La Fevad rappresenta 370 aziende, per un totale di 600 siti internet.
Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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