Dior: per il 75° anniversario della maison, giardinieri eleganti alle Tuileries
Kim Jones ha celebrato venerdì pomeriggio a Parigi il 75° anniversario del New Look con una sensazionale collezione di abbigliamento maschile e una sfilata perfettamente orchestrata, che gli sono valse una standing ovation.
La collezione comprende due collaborazioni: la prima con Birkenstock e la seconda con lo stesso Monsieur Dior, dai suoi codici alla passione per l'orticoltura, passando per l'amore per la capitale francese. Il tutto in una cornice fantastica, perché nel set ambientato all'interno di una gigantesca tenda installata in Place de la Concorde è stato ricreato il ponte Alexandre III, il più emblematico della città.
Ormai il DNA di Dior è così profondamente radicato in Kim Jones che lo stilista inglese può riprendere tutti i codici della casa (tailleur “Bar”, cappotto “Bar”, ricami artigianali, motivi cannage, coccodrillo o leopardo) appropriandosene in modo molto personale.
Monsieur Dior, grande amante della sartoria britannica, amava i quadretti Principe di Galles: Kim Jones li ha riportati in vita su blazer a sei bottoni dal taglio perfetto e completi dotati di un omaggio intelligente: dei ritagli a taglio vivo per un effetto non finito che ricorda l'artigianalità del sarto. I vestiti disegnati da Jones sono sempre inaspettati e lusinghieri per la figura. In passato, Dior presentava abiti blu navy, molto francesi, molto classici, destinati agli amministratori delegati e ai loro vice. Sotto la guida di Kim Jones, la maison è diventata uno dei laboratori imprescindibili della sartoria contemporanea.
Questa audacia non ha impedito a Kim Jones di rendere omaggio al leggendario défilé “New Look” di Dior, che ha avuto luogo il 17 febbraio 1947, tre quarti di secolo fa.
“E inoltre, il signor Stephen Jones fa parte della maison da esattamente 25 anni”, ha aggiunto lo stesso Kim Jones durante la preview organizzata prima della sfilata.
Il maestro designer di cappelli Stephen Jones ha immediatamente chiarito: “Ho iniziato qui quando avevo 3 anni! Mi hanno strappato dalla mia città natale, Londra”.
“Stephen è un amico di lunga data e un eroe per me. È anche l'oracolo di Dior. Abbiamo pensato insieme a quale potesse essere per noi la collaborazione definitiva. Per lui era chiaro: una conversazione con Christian Dior”.
Il risultato della risposta è stato la realizzazione di una linea memorabile di berretti con stampe feline, disponibili in molteplici forme: cappello scozzese, a fondo piatto, militare, a campana...
Kim Jones si è anche divertito a sviluppare pattern complessi, come colletti a forma di foglia che si trasformavano in giacche a vento, riprendendo le giacche doppiopetto corte delle prime collezioni della sua stessa linea, due decenni fa.
Se Monsieur Dior amava qualcosa al di sopra di tutto, compresa la moda, erano i suoi giardini, e Kim Jones ha reso omaggio a quella passione per l'orticoltura con un pantalone e una giacca da giardiniere tirata fuori dagli archivi, quest'ultima allacciata in vita con nonchalance.
Jones ha persino immaginato una felpa in seta Miss Dior ricamata a mano con motivi floreali. Indossata con un maglione in organza e pile, splendidamente impreziosito da delicati fiori, estratti da un abito estivo per l’alta moda del 1953.
“La gente mi chiede capi di haute couture da uomo. Gli ordini non rallentano e penso che, in un certo senso, vendere capi a prezzi elevati in piccoli volumi sia l'approccio più ecologico che si possa scegliere. Ed è qualcosa che mi sta molto a cuore”, confessa Kim Jones.
La sfilata ha anche svelato una nuova collaborazione con Birkenstock. Mai un marchio ha infuso più lusso in una partnership stipulata con il marchio tedesco: gli zoccoli in feltro erano ricamati.
“Io faccio un po' di giardinaggio. E amo passare del tempo nei giardini. Ma ho dei giardinieri per farlo. È solo che non ho più tempo”, ha scrollato le spalle Kim Jones. Oltre alle sue attività per Dior, l’inglese disegna le collezioni femminili per Fendi a Roma.
Kim Jones si è anche concentrato sui gioielli d’alta gamma, presentando un braccialetto di diamanti e smeraldi ideato dalla designer di gioielli Victoire de Castellane, “la cosa più costosa che abbiamo mai creato”, ha commentato. Ma anche superba bigiotteria in argento disegnata da Yoon, con bracciali di perle grigie, spille con perle bianche, portachiavi a forma di foglia e, naturalmente, tante stelle, astri adorati dal superstiziosissimo Monsieur Dior.
Tra fragorosi applausi, Kim Jones è uscito a salutare insieme a Stephen Jones. Un momento di trionfo, che lo ha reso lo stilista di moda maschile più influente del nostro tempo.
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