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Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
27 set 2022
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Dior in modalità Caterina de’ Medici

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
27 set 2022

Un momento barocco da Dior martedì, alla Paris Fashion Week, dove Maria Grazia Chiuri è stata ispirata dall'unica donna che ha governato la Francia, Caterina de’ Medici, proprio pochi giorni dopo che la sua patria natale, l'Italia, ha eletto il suo primo presidente del consiglio donna.

Christian Dior - Primavera-Estate 2023 - Womenswear - Parigi - © PixelFormula


Il défilé ha rappresentato un tour de force di moda che rievocava le “progressioni” dei de’ Medici in giro per la Francia, quando la regina rafforzava il potere della monarchia con spettacoli, balli opulenti e marce maestose per tutto il Paese.

La tavolozza era ristretta: bianco, oro e molto nero. Sebbene sia riuscita a dare alla luce 10 figli, tre dei quali furono re di Francia, Caterina è rimasta vedova per 30 anni, durante i quali indossava quasi sempre il nero. Da qui il suo soprannome la Regina Nera.

“La mia idea era quella di trovare un terreno comune tra Italia e Francia, come spesso accade nel mio lavoro per Dior” ha spiegato Chiuri, romana, unica donna ad essere stata direttrice creativa di questa grande maison francese.

“Inizialmente una mostra su Caterina ha acceso la mia immaginazione, per considerare la sua influenza sulla Francia e la sua cultura. Per me è stata la prima persona a capire l'importanza della moda per rappresentare il suo ruolo”, ha detto Chiuri, riferendosi a una mostra del 2008 a Firenze che metteva a confronto Caterina e Maria, le due regine dei Medici di Francia.

Le idee della designer si sono riversate in una collezione di prêt-à-porter messa in scena in collaborazione con diversi artisti, ognuno dei quali ha considerato il rinascimento artistico che Caterina ha portato in Francia.

Chiuri ha lavorato innanzitutto con l'artista Eva Jospin, che ha costruito un’impressionante grotta con portico usando cartone riciclato. Il suo ampio cast che ha sfilato intorno all'opera d'arte è stato supportato da una colonna sonora di Björk, che emoziona potentemente attraverso la sua ultima melodia.

Christian Dior - Primavera-Estate 2023 - Womenswear - Parigi - © PixelFormula


La sfilata è stata accompagnata da uno spettacolo di danza del duo olandese Imre e Marne van Opstal, sorella e fratello, che nella loro coreografia esplorano i limiti del corpo e della mente.

Tutti gli outfit reimmaginavano lo stile di Caterina in materiali molto più leggeri, quindi un grembiule semitrasparente in guipure era sormontato da una semplice t-shirt beige di cotone. Appassionata di mappe antiche, Chiuri ne ha trovata una risalente agli anni '50, una panoramica di Parigi con al centro la sede di Dior in Avenue Montaigne. Così ha disegnato la mappa in alcuni grandi trench, bellissime tonache con ritagli, un grande camice e un nuovo corsetto leggero e alla moda, uno dei tanti di questa collezione. Molto presenti anche i mutandoni a sbuffo in questa lunga sfilata, che forse si sarebbe potuta accorciare con un editing più rigoroso.

Dopo essere arrivata alla corte francese nel 1533, Caterina de’ Medici ha continuato a governare la Francia come reggente quando i suoi figli erano ancora troppo piccoli, e ha commissionato la realizzazione dei Giardini delle Tuileries, dove è stato allestito lo show di oggi. Sorprendentemente solo uno degli edifici commissionati da Caterina è sopravvissuto, una torre a colonne scanalate costruita per ammirare le stelle, situata dietro l'odierna Fondazione Pinault.

Orfana entro un mese dalla sua nascita, Caterina trascorse diversi anni di formazione nei conventi, dove imparò il ricamo, portando poi quest'abilità in Francia. E gli elementi di delicati piccoli punti e ricami hanno conferito un sofisticato senso di finezza a molti look.

Ma la Caterina di Chiuri non è una monarca lontana; regale sì, ma a volte sessualmente esplicita. Le sue crinoline sono di pizzo semitrasparente e vengono indossate solo con un reggiseno; le sue gonne da contadina e le sue grandi camicette sono in stile hippie elegante e scarmigliato. Le guaine di lana stropicciata erano leggermente audaci e le mutande da boudoir e i reggiseni di seta erano più da vedova sfacciata e insolente che da signora in lutto.

Le de’ Medici di Dior sfilano con stivali punk dotati di vari cinturini rifiniti con corde da alpinista o con scarpe a zeppa appuntite. Di bassa statura, Caterina preferiva lei stessa le scarpe con le zeppe alte. Sapete che vi dico? Che entrambe le loro versioni ideate dalla Chiuri faranno tintinnare molte volte i registratori di cassa da Dior, dove la capacità di Maria Grazia di fondere classe e appeal commerciale, moda e merchandising non è seconda a nessun altro stilista nella moda odierna.

Insolitamente, per uno show di prêt-à-porter, è apparso a malapena un abito, addirittura solo una giacca. Eppure, alla fine è stata una collezione coerente, realizzata da una stilista nel pieno controllo del suo destino. Una donna romana che conquista la haute couture e la moda in Francia. La fiorentina Caterina si sarebbe sicuramente divertita.

Christian Dior - Primavera-Estate 2023 - Womenswear - Parigi - © PixelFormula


In questa stagione, Dior ha lavorato anche con un importante fornitore di jacquard, Tassinari & Chatel by Lelievre. Fondato nel 1680, sarebbe diventato il fornitore ufficiale delle più grandi corti d'Europa, da re Luigi XV a Napoleone I, producendo sublimi creazioni per Maria Antonietta a Versailles. Un po' ironicamente, uno dei ritratti più famosi di un'altra regina della moda, Coco Chanel - la griffe del più grande rivale di Dior - è quello di lei vestita proprio come Caterina de' Medici, con una tunica nera barocca e una camicia bianca a balze.

In effetti, lo show era una meditazione sul potere nella moda e nell'abbigliamento, messa in scena appena 48 ore dopo che gli italiani avevano votato per eleggere il primo governo di estrema destra dalla seconda guerra mondiale, e guidato – fatto inedito nello Stivale – da una donna, Giorgia Meloni.

Alla richiesta da parte di Fashion Network di una sua opinione su Meloni, Chiuri ha risposto: “Ovviamente la sua vittoria ci ha fatto riflettere. Penso però che sia stata soprattutto la sinistra a perdere. Sono ancora stupefatta del fatto che solo la destra abbia avuto leader donne, e che invece la sinistra abbia poche donne in posizioni di spicco. Inoltre, personalmente credo in alcuni valori riguardanti il diritto all'aborto, i diritti dei gay e il divorzio, e sono molto scontenta che dall'altra parte non ci sia una donna che abbia la notorietà e lo spessore giusti per condurre la lotta per quei diritti. Molto, molto delusa”.

Interpellata invece su come pensava che il modo di vestire modesto di Meloni - in jeans e semplici maglioni di lana – potesse esprimere potere, ha risposto: “Penso che non abbia alcuna strategia nel suo look… Ma direi anche che una precedente generazione di donne entrate in politica è stata costretta a fare una scelta quasi totalitaria: doveva essere completamente conforme a un codice visivo interamente maschile. E includerei nel discorso anche la Regina Elisabetta. Lei ha dovuto pagare un prezzo per incarnare visivamente il suo ruolo”, ha filosofato Chiuri, concludendo un'anteprima prima dello show.

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