1 012
Fashion Jobs
MICHAEL PAGE ITALIA
Retail Training Manager Brand di Abbigliamento Milano
Tempo Indeterminato · MILAN
SANDRO
Sales Supervisor - Firenze
Tempo Indeterminato · FLORENCE
S.A. STUDIO SANTAGOSTINO SRL
Wholesale Area Sales Manager Triveneto e Lombardia – Settore Fashion
Tempo Indeterminato · MILANO
RANDSTAD ITALIA
Retail Buyer
Tempo Indeterminato · PARABIAGO
THE NORTH FACE
Wholesale Customer Service Representative - The North Face
Tempo Indeterminato ·
NYKY SRL
Impiegata Customer Service Estero/Italia
Tempo Indeterminato · SILEA
RANDSTAD ITALIA
Area Sales Manager
Tempo Indeterminato · MILANO
FALC SPA
Sales & Marketing
Tempo Indeterminato · MILANO
GIORGIO ARMANI S.P.A.
Junior HR Business Partner
Tempo Indeterminato · MILAN
VERSACE
Stock Controller
Tempo Indeterminato ·
TALLY WEIJL
Accounting Manager
Tempo Indeterminato · MILANO
GI GROUP SPA - DIVISIONE FASHION & LUXURY
Financial/Retail Controller Con Inglese
Tempo Indeterminato · MILANO
GI GROUP SPA - DIVISIONE FASHION & LUXURY
Responsabile di Zona – Settore Hair Care
Tempo Indeterminato · VEGGIANO
RANDSTAD ITALIA
Tecnico Industrializzazione Materie (Pelli e Tessuti) - Shoes
Tempo Indeterminato · FIRENZE
RANDSTAD ITALIA
Design Showroom Manager - Paris
Tempo Indeterminato · PARIGI
SMITH-PETERSEN SRL
Showroom And Product PR Account
Tempo Indeterminato · MILANO
MICHAEL PAGE ITALIA
Sales Director Per Noto Brand Tecnico Sportivo Milano
Tempo Indeterminato · MILAN
TALLY WEIJL
Retail Expansion Manager (With Finance Accountabilities)
Tempo Indeterminato · MILANO
MICHAEL KORS
Sales Supervisor, Bergamo (Orio al Serio) - Part Time 32h
Tempo Indeterminato ·
MALIPARMI
Responsabile Customer Service
Tempo Indeterminato · ALBIGNASEGO
SKECHERS
Customer Service Representative Categoria Protetta
Tempo Indeterminato · VIMERCATE
HIDE&JACK
Customer Service - Production & Logistics Service
Tempo Indeterminato · TREBASELEGHE
Pubblicato il
11 giu 2014
Tempo di lettura
3 minuti
Scarica
Scaricare l'articolo
Stampa
Dimensione del testo

Denim: le importazioni di jeans in aumento dell'8,6% in Europa nel 2013

Pubblicato il
11 giu 2014

Messe Frankfurt, organizzatore di Texworld, ha pubblicato uno studio sul mercato dei jeans, in termini di importazioni europee. Dal report si possono ricavare due valutazioni: si tratta di un mercato in forma migliore di quello del prêt-à-porter in generale e soprattutto la Cina è stata superata dalla Turchia e dal Bangladesh come importazioni, ma in valore e non in volume.


In primo luogo, pertanto, secondo i dati di Eurostat, l’Europa dei 27, che comprende circa 505 milioni di abitanti, ha importato nel 2013 circa 500 milioni di jeans, per un valore totale di 3,69 miliardi di euro.

Nel corso degli ultimi sei anni, le importazioni di jeans hanno ottenuto una crescita annua media del 5,3%, contro il 2,2% dell'insieme dell'abbigliamento.

Dopo un'annata 2012 in calo, il denim, in termini di importazioni, è tornato a crescere l'anno scorso. Nel 2013, le importazioni di jeans sono aumentate in valore del 4,4%, e dell'8,6% come volume.

Il secondo fatto significativo, sottolineato dallo studio condotto da Jean-François Limantour, consigliere strategico della società tedesca che organizza saloni come Texworld e Intertextile, è la posizione della Cina.

L’Impero di Mezzo in un anno passa dalla prima alla terza posizione in valore ed è sopravanzato dalla Turchia e dal Bangladesh, che valgono rispettivamente il 22% e il 21% delle importazioni, contro il 19% per la Cina. Il trio di testa per valore è seguito dal Pakistan (11%), dalla Tunisia (9%), dal Marocco (4%), dalla Cambogia (3%), dall'Egitto (2%), dall'India (2%), dal Vietnam (1%)….

In volume, la Cina, che esporta verso l'Unione Europea 142 milioni di paia di jeans, resta prima, ma non di molto, con il Bangladesh molto vicino con le sue 141 milioni di paia esportate, mentre la Turchia arriva circa a 47 milioni.

Ma per unità, sempre secondo Eurostat, i jeans cinesi sono a 4,97 euro, contro i 13,98 per la Turchia e i 5,5 per il Bangladesh. In volume, le importazioni provenienti dalla Cina, dall'Egitto e dal Marocco sono calate rispettivamente del 4,1%, del 7,8% e del 10,9%. I grandi vincitori sono il Pakistan (+23,2%), il Bangladesh (+20,6%), la Cambogia (+48%) e il Vietnam (+22%).

Per quanto concerne i Paesi consumatori, la Germania è il più attraente fra i mercati europei importatori di jeans. E' infatti il maggiore importatore per valore e volume (114 milioni di jeans importati nel 2013), ma anche uno dei mercati con la più intensa percentuale di crescita (+ 7,2% all'anno dal 2005).

Il secondo mercato è la Gran Bretagna (499 milioni di euro e 74,4 milioni di jeans nel 2013, con un tasso annuo medio di crescita del 2,5% da 8 anni), che è seguita dalla Spagna, la quale, dopo una crescita annua media molto forte dal 2005 (+12,5%), ha raggiunto una dimensione paragonabile a quella della Gran Bretagna sia come valore che come numero di capi.

La Francia e l’Italia hanno un mercato di jeans importati che rappresenta ciascuno circa un terzo per valore di quello della Germania. La loro crescita dal 2005 è relativamente bassa (percentuale annua media del +1,9% per la Francia e del +1,8% per l’Italia).

Tuttavia, e non è una sorpresa, è l'Italia che compra i jeans più cari (15 euro al capo nel 2013 come prezzo all'ingrosso), seguita dall'Austria (10,49 euro), dalla Danimarca (9,31 euro), dalla Germania (8,77 euro), dalla Svezia (8,17 euro).

Al contrario, i prezzi dei jeans importati in Spagna (6,66 euro al capo), in Gran Bretagna (6,70 euro), in Francia (7,26 euro) o in Portogallo, suggeriscono che i jeans importati da queste nazioni sono di un livello di gamma sensibilmente più basso.

Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)

Copyright © 2024 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.