Del Core debutta in grande stile a Milano con un vero défilé
Per il lancio del suo marchio, Daniel Del Core ha fatto un bel colpo. È l'unico stilista ad essere riuscito ad organizzare una sfilata in presenza questa settimana a Milano, per svelare il suo debutto nel womenswear con una collezione dall'estetica glamour mutante. Vi basti sapere che bisognava esserci! Anche se farlo ha significato sottoporsi ad un rigido protocollo di sicurezza.

Per una volta l’appuntamento era stato fissato un'ora buona prima dello show, alla "Cittadella degli Archivi", nei vasti magazzini che ospitano gli archivi della città, a nord della metropoli lombarda, che accoglievano per la prima volta un evento del genere. All'ingresso il pubblico è stato invitato a indossare una mascherina FFP2, se non la portava già, e a sottoporsi volontariamente a un test Covid.
Tutti i giornalisti e i buyer presenti vi si sono ovviamente prestati, aspettando pazientemente i risultati davanti alle tende allestite a tale scopo nel cortile. Dopo circa dieci minuti un addetto consegnava con discrezione la diagnosi ad ogni persona. Una volta completata la procedura, abbiamo finalmente potuto entrare nell'edificio per ritrovarvi – contenti – le sensazioni del mondo di prima.
Che dolce emozione potersi reimmergere, anche in mascherina, nella magica atmosfera delle sfilate. Riconnettersi con il mondo della moda con la felice sensazione di ritrovare una famiglia persa di vista per così tanto tempo. Assaporare l’euforia del backstage (piuttosto calmo, comunque), con i fotografi che scattano foto a profusione e le modelle che saltellano qua e là nei loro abiti preziosi o eccentrici. Infine, poter parlare direttamente al designer, come una volta, davanti al moodboard della collezione.
L’emozione era palpabile, da un lato e dall’altro. “È molto difficile per me descrivere ciò che sento. Tra il lancio del marchio e lo show, è molto strong”, confida Daniel Del Core. “In questa collezione zero ho voluto mischiare il mio amore per la natura e il regno vegetale, e la mia esperienza di stilista di stelle con abiti da sera molto speciali concepiti per donne dalle personalità diverse, che sognano di uscire”.

Spazio allo show, dunque, messo in scena in un ambiente asettico che ricorda un laboratorio futuristico, immerso in un bagliore color malva dove file infinite di piante si allineano su scaffali immacolati. I 40 ospiti sono disposti su sgabelli, distanti l'uno dall'altro più di un metro.
I primi capi di prêt-à-porter mettono in evidenza dei tailleur pntalone dai tagli impeccabili, tagliati con tessuti scuri o di colori scintillanti. I mini abiti sono infilati su intimo chic e calze di pizzo, dei cappotti lunghi in lana pettinata avvolgono il corpo con eleganza. Tutto è giocato sui dettagli, come la cintura da kimono che circonda la vita di un completo, o i bottoni particolari o le piume di struzzo che decorano vestiti e scarpe.
La seconda parte della collezione lascia spazio all’esuberanza, con una serie di completi preziosi. Tubini in velluto setoso, maxi-abiti a schiena nuda, accappatoi in seta ricamata, completi ricoperti di pietre preziose.Seta, lana taffetà, broccato, jacquard, effetti verniciati, applicazioni, ricami… Tutti i materiali sono iperlussuosi e sviluppati espressamente per questo guardaroba dal forte impatto. Proprio come gli accessori: scarpe, borse, gioielli, perfino maschere, una vera passione per Daniel Del Core.
Un completo, in particolare, confezionato con una pelle di seta kaki, attira l’attenzione con le sue escrescenze a forma di gigantesche foglie di palma. Altrove, sono le maniche scultoree che attirano lo sguardo, o anche i maxi colletti semisferici a forma di fungo o i giochi di pieghe in un vestito a ventaglio. È un mondo fiammeggiante ad animare la moda di Daniel Del Core, per molto tempo attivo da Gucci come stilista di celebrità e per occuparsi dei progetti speciali al fianco del direttore artistico Alessandro Michele. “Alessandro mi ha permesso di allargare i miei orizzonti e aprire la mente. Mi ha anche fatto molto divertire”, dice.

Sostenuto da appassionati investitori di moda che desiderano rimanere anonimi, il designer di 32 anni ha fatto il grande passo nel dicembre 2019, lasciando Gucci dove aveva lavorato per cinque. Tedesco d’origine (con nonno italiano), milanese d’adozione, in precedenza ha lavorato per altre grandi griffe, transitando fra l’altro per un anno da Dolce & Gabbana, tre anni da Versace e dividendosi tra Parigi e Beirut per Zuhair Murad.
Grazie ai suoi benefattori, Daniel Del Core ha potuto aprire una vera casa di moda sartoriale, stabilendo i suoi uffici e laboratori in un quartiere chic nel cuore di Milano, occupando un vecchio edificio che, si dice, in un lontano passato ospitasse un bordello. Vi lavorano già una trentina di persone, tra sarti e artigiani, che sviluppano i prototipi e producono a mano i pezzi speciali d’alta moda e il tailor made, che saranno proposti in parallelo al prêt-à-porter.
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