Il marchio di abbigliamento "46664", (cifra che corrisponde al numero di matricola del prigioniero Nelson Mandela nella sua detenzione per motivi politici in Sudafrica), è stato lanciato la scorsa settimana in un grande magazzino di Johannesburg. Una parte dei suoi ricavi andrà alla fondazione Mandela per la lotta contro l'AIDS.

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La collezione, prodotta dal marchio sudafricano numero uno nell'abbigliamento Seardel, è relativamente classica per gli uomini, ed è composta di camicie, polo e jeans che hanno come logo la mano dell'eroe della lotta anti-apartheid. Lo è un po' meno invece per le donne, con proposte di vestiti neri, malva e bianchi.

I prodotti presentati nell'incontro con la stampa erano piuttosto cari per la media del Sudafrica, con polo a 600 rand (60 euro) e camicie a 750 rand (75 euro). Disponibile all'inizio nei negozi Stuttafords in Sudafrica, Botswana e Namibia, il nuovo brand dovrebbe avere sue boutique in proprio l'anno prossimo in Sudafrica e, sperano i suoi promotori, negli Stati Uniti e in Europa. In novembre dovrebbe pure aprire uno store on line.

Una percentuale dal 7 al 9% delle vendite dei vestiti 46664 sarà versata alla fondazione omonima che Nelson Mandela ha dedicato alla prevenzione del virus HIV-AIDS. "Quando comprate una camicia 46664, non comprate solo un capo d'abbigliamento. Investite in un sistema che contribuirà a diffondere l'eredità sociale di Nelson Mandela sostenendo le potenzialità a lungo termine di 46664", ha dichiarato Achmat Dangor, un amministratore della fondazione.

Il numero 46664 è stato assegnato a Nelson Mandela al suo arrivo nell'isola-penitenziario di Robben island, al largo di Città del Capo: era il 466° prigioniero arrivato nel (19)64. Il più celebre detenuto sudafricano è rimasto in prigione fino al 1982 a Robben Island prima di essere trasferito sul continente. E' poi stato liberato nel 1990 (un momento seguito in diretta dalle televisioni di mezzo mondo), ed è diventato il primo presidente nero del Paese quattro anni più tardi.

Il numero 46664 è il nome che è stato dato negli anni 2000 a una serie di mega-concerti volti a raccogliere fondi per la lotta contro l'AIDS, e, dal 2002, a una fondazione creata dallo stesso Mandela dedicata alla prevenzione della terribile malattia.

Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: AFP