15 giu 2021
De Rigo lancia il nuovo brand di eyewear da donna Yalea
15 giu 2021
Lo specialista bellunese dell’occhialeria De Rigo ha presentato oggi a Milano il nuovo housebrand Yalea: una collezione di occhiali da sole e da vista interamente dedicata al pubblico femminile, che sarà disponibile sul mercato a partire dal prossimo ottobre.
“Da tempo avevamo il desiderio di creare una linea di eyewear dedicata alle donne, in quanto i nostri tre brand di proprietà (Lozza, Police e Sting, ndr) sono prevalentemente maschili. Questo ci è sembrato il periodo più adatto, sia per celebrare la ‘ripartenza’ dopo la pandemia, sia perché il consumatore oggi è più consapevole, attratto non solo dalle grandi griffe ma anche da brand indipendenti”, ha spiegato a FashionNetwork.com Barbara De Rigo, Chief Marketing Officer del gruppo. “Il marchio è stato pensato e progettato da un team creativo composto prevalentemente da donne, si indirizza a un pubblico femminile maturo e consapevole e ha come obiettivo quello di esaltare la bellezza di ogni donna, incorniciando il viso con montature eleganti e delicate”.
La prima collezione Yalea si comporrà di 13 modelli da sole e 24 da vista, più una capsule ribattezzata “Petite”, che ripropone alcuni dei modelli in dimensioni minori, per donne dal viso minuto. I prezzi spaziano dai 130 ai 160 euro: “Volevamo proporre un prodotto di alta qualità a un costo abbordabile, creando occhiali che non dipendono dalle mode del momento, ma durano nel tempo”, precisa Barbara De Rigo. “Oltre al contenuto stilistico, Yalea ha una forte impronta etica e in futuro ci saranno progetti di responsabilità sociale legati al brand”.
La distribuzione sarà a livello globale nel canale specializzato, partendo dai mercati dove l’azienda dispone di filiali e catene di ottica: Europa e Americhe. In futuro De Rigo non esclude che ci potranno essere degli sviluppi stilistici per i mercati del Far East, ancora in fase di valutazione.
Per accompagnare il lancio della nuova linea, De Rigo ha scelto due testimonial in grado di rappresentare i valori del brand: Cindy Crawford e Bianca Balti, due modelle di fama internazionale, differenti per età e per stile, ma entrambe espressione di un’armonia tra bellezza esteriore e interiore. Due donne impegnate a promuovere una femminilità consapevole, indipendente e attenta, “non solo personaggi, ma persone”, specifica la società.
Mentre preparava il lancio del nuovo brand di proprietà, il gruppo bellunese non si è fermato nemmeno sul fronte delle licenze, inanellando tra settembre 2020 e aprile 2021 quattro nuovi accordi con Philipp Plein, Tumi, Gap e Diff Eyewear. “In questi giorni è partita una nuova partnership con il gruppo Rodenstock per il Giappone, mercato dove abbiamo un’importante capacità commerciale: una licenza produttiva e distributiva per il brand Rodenstock e solo distributiva per Porsche Design”, ci ha spiegato Maurizio Dessolis, Executive Vice Chairman della società.
A causa della crisi scatenata dalla pandemia, De Rigo ha chiuso il 2020 con un fatturato consolidato di 346 milioni di euro, in calo del -22% circa rispetto al 2019, ma con un’importante ripartenza nel secondo semestre: “Il mese di luglio 2020 è stato per il gruppo il miglior luglio di tutta la sua storia. A differenza di quanto accaduto per molte altre aziende, nel nostro caso a ripartire per primi sono stati i mercati europeo, con l’Italia che ha performato meglio di tutti, e americano”, prosegue Dessolis. “L’Asia è ancora in difficoltà, soprattutto perché nell’area realizziamo la maggior parte del fatturato con il travel retail, che ovviamente non è ancora ripartito”.
De Rigo distribuisce i propri prodotti in circa 80 Paesi, attraverso 17 società e oltre 100 distributori indipendenti. La società è inoltre uno dei più importanti player nel retail dell’ottica grazie alle catene di proprietà General Optica (Spagna), Mais Optica (Portogallo), Opmar Optik (Turchia) e alla partecipata Boots Opticians (UK), che generano circa il 50% del giro d’affari totale. Senza considerare tali catene, De Rigo realizza il proprio fatturato per il 60% in Europa, per il 20% nelle Americhe e per il restante 20% in Asia.
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