Ansa
13 feb 2013
De La Renta in salsa Galliano
Ansa
13 feb 2013
Oscar de la Renta con un tocco di Galliano: "Bellissimo", commenta Valentino. Il gotha della moda applaude alla collaborazione tra il maestro couturier newyorchese con l'ex stilista di Dior, richiamato al lavoro tre settimane fa, complice Anna Wintour, dopo due anni esilio per aver proclamato 'I love Hitler'.
"Una deliziosa conversazione", ha commentato Diane von Fustenberg, mentre i fashion editor si davano da fare a decifrare i tocchi di Galliano nelle cappe 'gotiche' con cappuccio, ma anche nel modo con cui le cinture erano annodate in vita su abiti e tailleur dall'opulenza tipica delle creazioni di Oscar. Per la sfilata della stagione, seguita sul web da un pubblico così numeroso che a più riprese ha mandato in tilt lo streaming sul sito oscardelarenta.com, si era riunito nella showroom della 42esima strada un parterre d'eccezione.
Alla fine Galliano è rimasto invisibile: solo de la Renta è uscito a salutare. Per l'ottuagenario stilista, un 'Valentino d'America' al giro di boa del mezzo secolo sulle passerelle di New York, aver accolto John come 'designer in residence' è stato un colpo da maestro: dopo aver vestito generazioni di signore dell'ottima società, ricche debuttanti, dive di Hollywood e First Lady (ma mai Michelle Obama), negli ultimi tempi il designer che negli anni Ottanta creò l'espressione 'fashion victim' era rimasto a sua volta vittima della crudele industria della moda.
"Cotto come un hamburger", lo aveva definito di recente Cathy Horyn del "New York Times" e lui, per sola replica, aveva comprato una pagina del quotidiano "Women's Wear Daily": "Sei un hamburger vecchio di tre giorni". L'ottantesimo compleanno. Un cancro fortunatamente superato. Enter Galliano: sarà lui l'erede designato? "Vorrei che John restasse. Il fatto e che New York e Parigi sono diverse. Notte e giorno. Stiamo ancora esplorando", ha confidato Oscar al magazine "New York", spiegando di esser stato felice di aver dato a Galliano "una seconda chance" dopo il licenziamento da Dior per la discussione antisemita filmata in un caffé parigino. "E' uno degli uomini con più talento che ho incontrato. Tutti devono avere una seconda chance, soprattutto uno bravo come lui e che ha lavorato così seriamente per riprendersi".
Galliano a New York dunque? Forse, ma per l'ex uomo Dior l'approdo nella Grande Mela rischia di essere tutto in salita. Il 'tappeto' rosso lo ha srotolato il "New York Post", dandogli in prima pagina del "cretino" per essersi fatto fotografare proprio ieri "vestito come un hasidim": giacca lunga, pantaloni alla zuava, cappellone e soprattutto i peyot, i riccioli laterali. "Considerando il suo passato e quel che ha detto, è inaccettabile", ha commentato Dov Hikind, il deputato di Brooklyn, quartiere dove vivono molti ebrei ortodossi: "Chi crede di prendere in giro?".
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