17 giu 2014
De Beers prevede una richiesta forte di diamanti nel 2014
17 giu 2014
Il leader mondiale dei diamanti De Beers stima una crescita dal 4 al 4,5% quest'anno della domanda di diamanti lavorati per la gioielleria, trascinata dalla ripresa americana e dai mercati cinese e indiano, ha dichiarato mercoledì il suo AD Philippe Mellier.
"L'economia mondiale continua a non andare molto bene, ma abbiamo la fortuna di avere (...) uno sviluppo delle classi medie che fa sì che la nostra industria non se la passi male. La domanda continua a crescere", ha affermato in un'intervista all'AFP, aggiungendo che i Paesi compratori sono attualmente in buona salute.
"Il primo mercato mondiale per la gioielleria in diamanti sono gli Stati Uniti e tutti sanno che gli USA sono in ripresa. Quando la Borsa e il settore immobiliare risalgono, come sta succedendo oggi dopo la grave crisi, c'è più denaro disponibile e gli americani spendono", ha sottolineato Philippe Mellier.
"Il secondo mercato, la Cina, è molto più piccolo, ma cresce molto in fretta e conta oggi per il 12-13% sulla domanda mondiale (includendo Hong Kong e Macao, ndr.). Ci sono sempre più cinesi che accedono a un potere d'acquisto che consente loro di comprare dei gioielli in diamanti, in particolare quando si sposano", ha aggiunto Mellier. De Beers scommette anche su un "buono, addirittura ottimo secondo semestre in India", diventata un "giacimento dall'importante potenziale per la richiesta di diamanti".
L'India "è stata per molto tempo un mercato di gioielli in oro, spesso venduti a peso, ma da qualche anno il diamante ha cominciato a fare davvero delle apparizioni nella gioielleria e funziona molto bene", ha puntualizzato Philippe Mellier, che accoglie favorevolmente anche l'arrivo al potere del nazionalista indù Narendra Modi, ex governatore del Gujarat. Questo stato è sede di numerosi laboratori di lucidatura, e Narendra Modi passa per essere "un fervente difensore di un'industria che conosce bene, l'industria diamantifera", dice l'AD.
Fondata nel 1888 in Sudafrica, De Beers è una delle società più redditizie del colosso minerario britannico d'origine sudafricana Anglo American, diventato suo azionista all'85% nel 2012. Il gruppo De Beers ha raggiunto lo scorso anno un utile operativo totale di un miliardo di dollari, più del doppio del 2012 (+112%).
Il prezzo dei diamanti grezzi, dopo un picco speculativo nel corso del 2011, si è stabilizzato dall'inizio del 2013, secondo Philippe Mellier, mentre la produzione di De Beers ha ricominciato a crescere (+12% nel 2013, a 31,2 milioni di carati) dopo un calo nel 2012.
De Beers, di cui il governo del Botswana possiede il 15%, non pubblica più un rapporto informativo finanziario separato dall'esercizio 2013, un cambiamento che è stato conseguenza dell'acquisto da parte di Anglo American del 40% del capitale della società sudafricana di diamanti, che storicamente è appartenuta alla famiglia Oppenheimer.
Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: AFP
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