Ansa
2 ott 2019
Dan John, primi store all'estero e obiettivo 180 milioni di ricavi nel triennio
Ansa
2 ott 2019
"A fine anno arriveremo a 95 punti vendita. Per la prima volta a settembre abbiamo varcato i confini aprendo negozi nelle vie centrali di Madrid e Bruxelles. Ma entro marzo 2020 saremo anche in Germania, Francia, Portogallo e Regno Unito". Racconta così l'avanzata della sua azienda, Daniele Raccah, il fondatore e amministratore delegato del brand italiano di abiti da uomo Dan John.

"La prima apertura risale al 2015 in via del Tritone a Roma, da lì il marchio si è poi diffuso nel resto del Paese, puntando sui centri storici per intercettare la domanda anche dei turisti", spiega Raccah nel settore del tessile da decenni. "Vogliamo diventare, nella millesima parte, quel che è Zara. Non vogliamo fare moda, il nostro è un prodotto di servizio, dal prezzo aggressivo che risponde a criteri di qualità, eleganza, ordine e sobrietà", dice l'AD. "Detestiamo la parola crisi", mette in chiaro. E alla domanda se la Brexit non rappresenta un ostacolo ad inaugurare nuovi punti vendita oltremanica, risponde: "Per noi è addirittura un'opportunità, perché si abbasseranno i costi per entrare in quel mercato. Londra”, rassicura, “è e sempre sarà una meta turistica per eccellenza".
L'espansione del marchio tradotta in fatturato significa arrivare quest'anno a "ricavi di 70 milioni, in crescita dell'80% circa rispetto al 2018", fa sapere la stessa azienda. Allargando l'orizzonte ai prossimi tre anni si punta a raggiungere i "180 milioni".
Per Raccah si tratta della realtà italiana "che sta crescendo di più". Daniele Raccah, che ha creato il brand insieme a Hannah Raccah e Giovanni della Rocca, indica nella "combattività" la chiave del successo. "Non dobbiamo avere paura dei competitor. Anzi, quello che non funziona è fuggire nel deserto". È così che nel giro di pochi anni l'azienda, "oggi quasi 400 dipendenti", rimarca l'AD, è riuscita a varcare i confini. I rapporti con l'estero, al di là dei punti vendita, sono stati però sempre forti. "Abbiamo fornitori in diversi Paesi, anche Turchia e Cina", dice Raccah. Il quartier generale è però a Roma, dove "tra pochi giorni aprirà in via Sistina un grande negozio".
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