×
1 343
Fashion Jobs
BURBERRY
Raw Material Developer (London/Florence)
Tempo Indeterminato · FIRENZE
SIDLER SA
Senior Legal Counsel / Lugano
Tempo Indeterminato · LUGANO
GIORGIO ARMANI S.P.A.
Client Service Specialist
Tempo Indeterminato · MILAN
GIORGIO ARMANI S.P.A.
Product Owner Customer Digital
Tempo Indeterminato · MILAN
RANDSTAD ITALIA
Customer Service - Back Office Commerciale
Tempo Indeterminato · MILANO
GIORGIO ARMANI S.P.A.
Buyer Men's Rtw & Accessories Linea Giorgio Armani
Tempo Indeterminato · MILAN
STELLA MCCARTNEY
Rtw Tecnico di Industrializzazione e Produzione
Tempo Indeterminato · NOVARA
LUXURY GOODS OUTLET S.R.L
Gucci_stock Manager
Tempo Indeterminato · SERRAVALLE SCRIVIA
RODGY GUERRERA AND PARTNERS
Human Resources Manager Italy&Europe
Tempo Indeterminato · MILANO
247 SHOWROOM
Controller
Tempo Indeterminato · MILANO
RANDSTAD ITALIA
Responsabile Avanzamento e Controllo Qualità Rtw - Romania
Tempo Indeterminato · SUCEAVA
RANDSTAD ITALIA
Responsabile Controllo Qualità Rtw
Tempo Indeterminato · CREMONA
CONFIDENZIALE
Retail Operation Manager
Tempo Indeterminato · MILANO
DESIGUAL
People Business Partner Coordinator
Tempo Indeterminato · MILANO
BENETTON GROUP SRL
Buyer Retail - Fashion Apparel
Tempo Indeterminato · TREVISO
BENETTON GROUP SRL
Senior Buyer Retail - Fashion Apparel
Tempo Indeterminato · TREVISO
GIORGIO ARMANI S.P.A.
Client Service Training & Quality Senior Specialist
Tempo Indeterminato · MILANO
GUCCIO GUCCI S.P.A.
Merchandising Manager Southern Europe
Tempo Indeterminato · MILANO
ANTONIA SRL
Fashion Buyer-Woman Collection
Tempo Indeterminato · MILANO
STELLA MCCARTNEY
Account Receivable Specialist
Tempo Indeterminato ·
GUCCIO GUCCI S.P.A.
Gucci Global Omnichannel Special Projects Coordinator (Milan OR Florence)
Tempo Indeterminato · MILANO
JIMMY CHOO
Stock Controller
Tempo Indeterminato · FIDENZA
Pubblicato il
21 ott 2020
Tempo di lettura
3 minuti
Scarica
Scaricare l'articolo
Stampa
Clicca qui per stampare
Dimensione del testo
aA+ aA-

Dall’e-P Summit, la Moda risponde alla crisi con l’innovazione

Pubblicato il
21 ott 2020

Se il 2020 passerà alla storia come l'annus horribilis della Moda, mai come in questo periodo il sistema è stato in grado di mettersi in discussione per rinnovarsi dalle fondamenta e disegnare nuovi modelli di business al passo coi tempi. “La necessità è madre di innovazione”, ricorda il numero uno di Camera Buyer, Giacomo Santucci, nel suo intervento di apertura dell'ottava edizione di e-P Summit.

La sfilata Prada PE 2021 trasmessa in streaming sul Web


I numeri parlano chiaro: nel 2020, a causa del lockdown e della contrazione economica globale, “la perdita per il fashion italiano sarà di circa il 30% del fatturato per un valore di 30 miliardi di euro”, commenta Carlo Capasa. “La pandemia di Covid-19 ci ha travolto”, prosegue il numero uno di Cnmi, ma dopo la ‘tempesta’, la macchina si è rimessa in moto adottando soluzioni compatibili con le nuove regole del distanziamento sociale.

Dopo il primo esperimento di fashion week digitale a febbraio per sopperire all’impossibilità di spostamento degli operatori cinesi, “abbiamo creato una piattaforma più strutturata, saltando la sessione di giugno e portando a luglio la prima settimana della moda integralmente virtuale”. Fino ad arrivare al successo dell’edizione ‘phygital’ di settembre, “che ha dato grande prova di forza con 43 milioni di utenti e 35 milioni di valore generato sui media”.

La strada è tracciata e non si può tornare indietro. “Quando riprenderanno le sfilate fisiche”, rimarca Capasa, “la modalità digitale rimarrà in parallelo, anche con presentazioni interseason solo digital durante l’anno”. L’online apre nuove porte e porta nuovi consumatori: “Il 24% degli acquirenti di moda durante il lockdown non l’aveva mai fatto prima”, spiega.

“Viviamo in una fase di ‘Test and Learn’. Tutto ciò su cui si è capitalizzato fino ad oggi non scomparirà ma si evolverà”, gli fa eco Santucci. La crisi è diventata l’opportunità per ripensare il modo in cui pensiamo e agiamo. “L’innovazione digitale ha investito tutta la supply chain, dalle tempistiche di produzione, che vanno adeguate al bisogno reale del mercato, al ruolo del wholesale, chiamato insieme ai brand a rispondere al problema delle eccedenze e alle politiche di sconto aggressive e dannose per il sistema”.

Volta pagina anche il retail. Importanti lezioni sul fronte della 'costumer journey’ arrivano dalla Cina con il ‘social selling’. La piattaforma di Weibo, ricorda il presidente di Camera Buyer, con oltre 60 milioni di utenti registrati ha integrato negozio, influencer e consumatori facendo leva sull’entertainment; lo store online Taobao (Alibaba), invece, sta spingendo sul format del live streaming blogger. 

“Il digitale prende il sopravvento sul fisico, che oggi diventa ponte verso l’online, e la cura della digital content creation sarà sempre più importante per un'esperienza di acquisto vincente”, sostiene Santucci, che vede superata la strategia di branding: “i giovani non selezionano il prodotto solo per il brand, ma misurano marchi e aziende in base ad un sistema valoriale”.

Non solo cultura digitale, ma anche sostenibilità e formazione, infatti, si dimostrano leve fondamentali di innovazione. “La partita del futuro si gioca su economia circolare e sostenibilità sociale”, specifica Capasa, che lamenta la carenza figure specializzate nel mondo moda. “Sopperiscono alcune accademie interne delle aziende e qualche istituto tecnico in aree collegate alle filiere, ma rispetto alla Germania rimaniamo ‘principianti’”.

Alla crisi globale serve però una risposta di sistema. E mentre la moda tricolore ancora attende misure reali da parte del Governo, la Francia - ricorda Santucci - ha già nazionalizzato alcune realtà e mira a salvaguardare la diversità distributiva presente nei centri urbani. Occorre anche semplificare l’accesso al capitale e alle ristrutturazioni finanziarie. Infine, l’uscita dalla crisi dipenderà in gran parte dallo scambio di dati e dalle condivisioni di strategie tra le aziende. “Lasciare il mero interesse della singola azienda, aspetto che ha definito le logiche economiche del tessuto italiano, e adottare un approccio sistemico per creare un utile di filiera che venga ridistribuito a livello di generale”.

Copyright © 2023 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.