Adnkronos
27 mag 2013
Dal Mediterraneo al Brasile, Fisico alla conquista della terra del bikini
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27 mag 2013
Dalle terre del Mediterraneo, con atmosfere e paesaggi dominati dal sole, dal mare e dalla vegetazione rigogliosa, in un viaggio che dalla Sicilia arriva alla Grecia passando per la Tunisia, il Marocco e la Turchia, i colori e le tradizioni dei paesi del bacino mediterraneo caratterizzano la collezione Fisico per la PE 2013. “La donna Fisico – spiega la stilista Cristina Ferrari è una donna dinamica e glamour. Una donna sicura di sé, che ama i capi pratici senza mai rinunciare allo stile. Una donna viaggiatrice, che è un po’ quello che sono io”. Pepli greci sono realizzati in charmeuse di seta; caftani marocchini vengono impreziositi da croci in oro anticato e preziosi ricami. Long dress sono morbidi e voluminosi, con stampe che si ispirano alle maioliche di Vietri e di Sicilia.
Dall'alba al crepuscolo, si alternano colori pastello, lilla, acquamarina e turchese, ai toni caldi del deserto, dal giallo all'arancio, passando dalle mille sfumature delle spezie, fino ai toni neutri della terra. La collezione "beach couture" valorizza la femminilità con dettagli ricercati, mostrando una continuità tra il glamour dei costumi e l’eleganza degli abiti da sera. I bikini riscoprono la tradizione del crochet. "Il tutto - sottolinea la Ferrari - utilizzando una esclusiva microfibra che viene intrecciata a mano nei piccoli laboratori del sud Italia". Ampio spazio agli accessori. Piccole pochettes in camoscio o canvas stampa maiolica con bracciale adornano i polsi; maxi collane ispirate alle architetture ottomane arricchiscono mise da giorno e da sera; zeppe e tacchi di paglia intrecciata con lacci in microfibra avvolgono la caviglia e riprendono le stampe dei costumi.
"L'accessorio - afferma la designer - è un elemento sempre più importante. Specie oggi che l'abbigliamento sta vivendo una crisi di identità e non si fa più poesia con gli abiti. L'accessorio, a differenza dell'abito, ti permette di sbizzarrirti. Del resto, lo dicono anche i numeri, il mercato più dinamico è rappresentato proprio da questo comparto". Quello di Cristina Ferrari, più che uno stile, è un vero e proprio modo di vivere. "Io - confessa - viaggio di continuo e quando creo i miei abiti penso alla donna che, come me, deve affrontare mille impegni". Una donna contemporanea, impeccabile tanto in viaggio quanto in ufficio. "Gli armadi delle mie nonne - continua - erano pieni di abiti stirati a regola d'arte. Oggi, se non vai nei grandi alberghi che hanno il servizio di stireria, non hai molte possibilità di sistemarti i capi se sono stropicciati". Ecco dunque che nascono i jersey fluidi, quasi impalpabili, che accompagnano le forme senza fasciarle. E i costumi da bagno che vanno al di là della loro funzione, diventando anch'essi capi di abbigliamento a tutti gli effetti. "I miei costumi - aggiunge la stilista - sono perfetti anche come capi da cocktail o da sera".
Una evoluzione di quei costumi da bagno da cui trae origine l'azienda. Era il 1995 quando Cristina Ferrari, di ritorno da un viaggio in Brasile, decide di creare una sua linea di beachwear. Oggi l'azienda torinese ha un giro d'affari di circa 5,5 milioni di euro e 282 punti vendita in tutto il mondo, fra i quali 4 boutique monomarca a Capri, Milano, Porto Rotondo e Torino.
Presente anche in città come St. Tropez, Montecarlo, Dubai, Saint Barthelemy e Mosca, il brand sta vivendo una fase di crescita del mercato estero, che da 7 anni a questa parte ha realizzato solo numeri positivi. "Il feedback - afferma la Ferrari - è pazzesco e noi stiamo valutando investimenti per espandere i nostri confini, specialmente in Brasile. Il nostro prodotto è totalmente Made in Italy e come tale è molto apprezzato. In futuro potremmo anche individuare partner stranieri con cui realizzare progetti importanti".
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