Ansa
14 lug 2014
Dain, lo street artist che 'tagga' i volti delle dive
Ansa
14 lug 2014
"Ho già 'taggato' qualche strada di Roma, la scorsa notte. Mi piace l'antichità, mi piacerebbe realizzare un intervento su un vecchio portone romano". Qualcuno tremerà nell'apprendere che a parlare è Dain, il misterioso street artist nato e cresciuto a Brooklyn (non rivela il suo vero nome nè la sua identità: "Facciamo finta che sono in un confessionale e la mia età e il mio volto non possono essere rivelati", dice, ma di origini calabresi ("I miei nonni erano calabresi, ma qui in Italia sono americano e lì sono italiano"), divenuto celebre con i suoi ritratti urbani, dove personaggi vecchi e nuovi di Hollywood, da Audrey Hepburn o Grace Kelly ad Angelina Jolie e Kate Moss, vengono ricomposti con la tecnica del collage e ritoccati con la sua inconfondibile firma: un cerchio dai colori pop attorno ad un occhio delle star, un monocolo di graffiti, l'arte con cui ha cominciato il suo percorso.
I suoi ritratti urbani sono visibili nelle maggiori strade della Grande Mela su cassette postali, portoni, muri, segnaletiche. Ha esposto a New York, Chicago, Miami, Portland, Montreal, Parigi e Londra. Dain approda in Italia per la prima volta con la sua street art, ospite di AltaRoma, che gli dedica una mostra, "Dain/Tribute to Rome Special Project", curata da Valentina Ciarallo, in programma dal 14 luglio a S.Spirito in Sassia. Lo "special project" è dedicato alla capitale, con dieci opere inedite realizzate in esclusiva per AltaRomAltaModa, dove sono rappresentate icone del cinema, come Sophia Loren e della moda come Twiggy, che Dain rielabora e in un dialogo aperto con l'architettura del Complesso, e soprattutto con la moda. "È un mix d'immagini, posso combinare labbra di attrici americane con occhi italiani. Ci sono volti di grandi donne come Sophia Loren, Liz Taylor, Twiggy, nuove iconografie da scoprire", spiega Dain.
I suoi ritratti sono decostruiti, l'immagine mostra un senso di precarietà nella forma, ma rimane incisiva. Il procedimento inizia da una foto in bianco e nero: vecchie pubblicità e giornali, parole e loghi di riviste vintage. "Ho cominciato a New York a sette anni con i graffiti, poi mi sono svegliato una mattina e ho deciso di fare l'artista di strada. Nell'adolescenza mi sono appassionato alla pellicola in bianco e nero. Adoro i vecchi film anni '40 e '50, le attrici di quel periodo come Bette Davis, i loro volti, le vecchie foto in bianco e nero. Una bellezza semplice, dove tutto può essere immaginato".
Tra gli obiettivi della mostra c'è anche quello di mettere in evidenza un movimento creativo spesso utilizzato per dare un'altra faccia, non soltanto da un punto di vista artistico, ma anche in termini d'inclusione sociale, a interi quartieri della vita cittadina, in particolare nelle periferie. Ne sono un esempio il progetto di arte pubblica 'SanBa', volto alla valorizzazione dell'area di San Basilio attraverso il coinvolgimento dei cittadini del quartiere e artisti internazionali per il recupero delle facciate cieche dei palazzi, e 'Avanguardie Urbane' Roma Street Art Festival 2014, con iniziative che vedono protagonisti i più importanti artisti francesi e italiani della street art di nuova generazione. Promossi da Roma Capitale, questi progetti rappresentano un intervento per valorizzare la "grande bellezza" delle periferie romane.
Il 15 e 16 luglio le opere degli artisti coinvolti nei progetti 'SanBa' e 'Avanguardie Urbane' sono proiettate sulla facciata del Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia, in una carrellata d'immagini che fa da cornice ad un'inedita partnership tra Altaroma e l'assessorato allo Sviluppo delle Periferie di Roma Capitale, volta a sviluppare nelle periferie romane percorsi di autopromozione sociale orientati alla nascita di atelier e laboratori di moda a cura di giovani talenti locali. "If The Shoe Fits" è il titolo dell'immagine scelta per la XXV edizione della fashion week capitolina. "Scarpa" che forse rimanda alla strada calpestata da miriadi di anonime impronte o da quelle straordinarie delle divine muse degli anni '50.
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