Da Tecnica Group un progetto di riciclo per la filiera dello sci

Di

Edoardo Meliado

Pubblicato il
18 feb 2021

Tecnica Group dà una seconda vita agli scarponi da sci. Il gruppo di calzature sportive, proprietario dei leggendari Moon Boot, lancia in occasione dei Mondiali di Sci Alpino Cortina 2021 il progetto di economia circolare ‘Recycle Your Boots’ per trasformare i vecchi scarponi in materie di seconda generazione.

L’iniziativa, che mira a candidarsi al programma Life della Commissione Europea, unisce produttori, negozianti e consumatori, con un risparmio di risorse energetiche e una riduzione delle emissioni di CO2, e si avvale della collaborazione dell’Università di Padova, con due diversi gruppi di ricerca guidati dai professori Michele Modesti e Alessandro Manzardo.
 
I negozi coinvolti daranno ai clienti che vogliono comprare nuovi scarponi Tecnica la possibilità di restituire quelli usati, di qualunque marca essi siano. I vecchi modelli saranno trasportati in spedizioni ottimizzate per ridurre le emissioni. L’italiana Fecam si occuperà poi di separare le scarpette interne (che verranno utilizzate come nuove imbottiture) e di smontare ogni scarpone nelle sue singole componenti plastiche e metalliche. Tutte le parti verranno inviate agli impianti di Laprima Plastics, che li trasformerà, per esempio, in granuli di plastica e pezzi di alluminio, pronti per essere fusi e riutilizzati nella produzione industriale.

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Per una buona riuscita del progetto sarà fondamentale la collaborazione dei negozianti, ma anche quella degli utenti. “Speriamo di coinvolgere gli sciatori che vogliono contribuire, con noi, a ridurre l’impronta ambientale del mondo dello sci. Al tempo stesso abbiamo la possibilità di sostenere i negozianti, provati dalle chiusure e dalla concorrenza online, invitando i consumatori a recarsi in negozio per una buona causa”, spiega Alberto Zanatta, presidente di Tecnica Group.
 
Il programma Recycle Your Boots sarà operativo dall’autunno 2021 nei negozi dei Paesi alpini, in Italia, Francia, Svizzera, Austria e Germania, ma presto sarà esteso anche a Norvegia, Svezia, Spagna e Nord America, con un partner industriale locale in grado di eseguire le attività di riciclo dei materiali.