Ansa
10 gen 2013
Da Kenzo il techno samurai vola tra le nuvole
Ansa
10 gen 2013
Mentre Kenzo nella sua nuova collezione per l'uomo "esplora metaforicamente il cielo", ispirandosi alla mitologia del mondo mistico e facendolo incontrare con il nostro mondo moderno e urbanizzato, i colleghi nipponici, i Guest designer di Pitti_W n. 11, Maison Kitsuné, eclettico brand nippo-francese dietro il quale ci sono Gildas Loac e Masaya Kuroki, presentano i loro abiti anni '50 per uomo e donna a Palazzo Capponi, in un inedito mix di moda e musica live che ha sostituito la sfilata.

Una sorta di X Factor glamour dove i cantanti, veri, che si sono esibiti sono stati anche i modelli della nuova collezione firmata dai due stilisti. Un video ha filmato le esibizioni e il pubblico di giornalisti e buyers che assisteva al fashion show.
Kenzo, Guest Designer di questa edizione di Pitti Uomo n.83, nella sua nuova collezione che ha sfilato all'interno del Mercato di San Lorenzo, in un'atmosfera resa suggestiva dai fumi bianchi sprigionati dal pavimento, ha preso spunto dal "tema celeste", per portare in pedana i suoi 'techno samurai', vestiti con capi dalle linee grafiche nei colori delle nubi, dal celeste all'azzurro, fino ai grigi cupi e al rosso tramonto.
Aprono la passerella giacche e spolverini che riportano il disegno di nubi e pioggia. Il doppiopetto da pilota e i caban conferiscono un aspetto distinto. I pantaloni sono skinny, in nylon e vogliono rievocare il materiale utilizzato nei paracadute. Giacche e cappotti sono voluminosi, nelle sfumature dei grigi o azzurri: ricordano i cumuli delle nuvole dei temporali. Sono senza revers ed evocano lo stile dei guerrieri asiatici, dei leggendari samurai. Si abbinano a pantaloni sartoriali sempre corti a sfiorare il malleolo e stretti, ovviamente, sulle gambe di modelli dalle gambe scheletriche e i volti scavati truccati di giallo.
Le movenze sono robotiche e quando terminano il giro della passerella gli indossatori si fermano in posizioni fisse davanti al pubblico. La tigre Kenzo si reincarna invece sotto forma di creatura volante a due teste, accompagnata da dragoni e serpenti che popolano la giungla del cielo. Le linee sono grafiche e i materiali ricercati: pelliccia di talpa, chevron, gabardine, jacquard feltro, tweed melange. Gli abiti da manager, portati con cravatta, hanno linee slim e sfruttano le sfumature dei grigi e i tessuti serici. Grande attenzione agli accessori.
Per i gioielli maschili che debuttano in questa occasione, Kenzo collabora con Delfina Delettrez. Sono fermacravatta a forma di saetta. Kenzo collabora anche con il marchio svedese Boblbee (accessori da viaggio) e manda in passerella zaini, tracolle, borse da viaggio e porta tablet, impreziositi nella stampa a nuvole. Le scarpe sono anfibi con zip grosse e suole gommate spesse. A seguire, sfila il samurai di montagna del brand giapponese White Mountaneering, disegnato da Yosuke Aizawa, che la Fondazione Discovery, grazie anche al lavoro di Tomorrow e di Stefano Martinetto, presenta in anteprima a Pitti Uomo proseguendo nel compito di individuare i fenomeni della moda più innovativi.
Alla Stazione Leopolda il brand esordisce sulla scena europea portando una collezione che mixa tradizione, materiali tecnici, design, per ottenere un outdoor wear. Completi di maglia di lana a strati sovrapposti, si abbinano a parka e giacconi impermeabili e antifreddo, o a giacche imbottite, senza revers, come quelle dei guerrieri asiatici. Il tutto in una palette di colori basici come grigio, blu navy e beige, mischiati a giallo, arancione, verde e rosso.
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