Da Prada, Miuccia bilancia forza e femminilità, e si fa evasiva su Raf Simons
Nel pomeriggio di giovedì, a Milano, Atlante teneva il mondo sulle sue spalle al centro della passerella dell’ultima sfilata di Prada, anche se la collezione era interamente dedicata a donne formidabili.
Femmine potenti, dunque, come la stessa Miuccia Prada, che ha ricevuto un fragoroso applauso, quasi assordante, quando è uscita a salutare il suo pubblico dal fondo di una delle due fosse in cui le modelle sfilavano. Ogni fossa era decorata con una statua di Atlante alta tre metri, che sorreggeva il globo terrestre sulle proprie spalle.
“L'idea era quella di rappresentare il conflitto tra femminilità e forza”, spiega Miuccia Prada dopo il défilé, sorseggiando un bicchiere di champagne, e tenendo in mano un panino imburrato con acciughe.
Poi la stilista si è fatta riservata, financo evasiva, quando le abbiamo ricordato le voci secondo le quali Raf Simons sarà presto assunto per disegnare le collezioni del suo marchio giovane Miu Miu.
“Si vedrà. Il mistero rimane. Chi lo sa?”, si lascia sfuggire con un gran sorriso.
Comunque, la sua collezione per Prada ha sovvertito tutta una serie di stereotipi della moda femminile - stampe floreali, top trasparenti, giacche "maschili" – combinandoli in maniere inattese, per arrivare a una visione alquanto inedita della femminilità.
La collezione era costellata di giacche a un bottone perfettamente tagliate e dotate di cinture, abbinate a gonne al polpaccio totalmente composte da frange, o ancora ad eleganti redingote indossate su gonne al ginocchio, con spacco alto sulla coscia. Da rimarcare anche le gonne composte da più ritagli di feltro, che somigliavano ad alghe essiccate. E per i suoi abiti da cocktail, Miuccia Prada propone dei tubini in micromaglia traslucida, a volte ricamati con cristalli scintillanti, e indossati sopra dei collant neri.
Le modelle camminavano su eleganti e lucenti scarpe con la zeppa, argentate o bianche, con tacchi conici e smussate sul davanti. Quando l'inverno si farà più duro, la donna Prada indosserà imponenti scarponi da sci in pelle lilla, o addirittura mocassini in pelle cerata.
L'arredamento surrealista aveva qualcosa in comune con quello della sfilata di prêt-à-porter maschile di Prada dello scorso gennaio. Il pubblico era arroccato cinque metri al di sopra della passerella, come in un’arena di gladiatori. In gennaio, il punto centrale era occupato da una statua equestre: per tutta la settimana, Miuccia Prada si è chiesta con cosa potesse sostituirla.
“Mettere una donna a cavallo sarebbe stato troppo un cliché. Invece, Atlante riassumeva bene l'idea della forza. Le donne non dovrebbero averne paura”, spiega la stilista.
“Ora non mi resta che disegnare una collezione in una settimana”, scherza Miuccia riferendosi alla sua sfilata per Miu Miu, che si svolgerà a Parigi martedì 3 marzo. Tra dodici giorni. Con o senza l'aiuto di Raf Simons.
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