12 gen 2023
Cruciani punta a triplicare la distribuzione in due anni
12 gen 2023
Ha assunto maggiore spessore al Pitti Uomo 103 il nuovo corso dello storico gruppo umbro di moda con le radici nel cashmere Cruciani, dopo l’acquisizione, avvenuta quasi un anno fa, del 100% della capogruppo Maglital da parte della holding internazionale Orlean Invest Holding.

“Cruciani porta fino in fondo il salto di qualità e il potenziamento del suo DNA che avevamo annunciato di voler costruire, per farlo diventare da specialista del cashmere a brand forte a tutto tondo”, ha spiegato a FashionNetwork.com il direttore commerciale di Cruciani, il bolognese Riccardo Antonioni. “Il primo passo di questa evoluzione è stato rappresentato dal lancio dell’abbigliamento donna, che ha dato più forza alle linee maschili corroborandone la capacità espressiva”. Sia la designer delle linee femminili, Milena Motta, che lo stilista dell’uomo, Luca Biagetti, sono riusciti “ad interpretare perfettamente questo intento”, secondo il dirigente felsineo, in quanto “l’obiettivo dell’azienda è ricreare l’appeal di Cruciani, per farlo percepire come marchio luxury a 360 gradi, non solo specializzato nella maglieria”.
“Luca e Milena sono riusciti ad interpretare una sorta di ‘verticale del cashmere’ su cui si accentrano le materie prime utilizzate, ma anche il numero e i tipi dei capi, arrivati a un centinaio di referenze maschili (con uno sviluppo orizzontale di questa parte della collezione) e una cinquantina femminili (declinati tutti in outfit) tra pantaloni, capispalla, cappotti e maglie e maglioni classici”, prosegue il direttore commerciale.

Dotato di un’organizzazione commerciale mondiale, il ‘nuovo’ Cruciani ha nei Paesi di lingua tedesca e dell’area est europea i principali target di mercato, seguiti da Scandinavia e Benelux. Più limitata la diffusione in Francia. Altri clienti si trovano negli Stati Uniti, in Corea del Sud e in altre nazioni asiatiche. L’Italia oggi vale il 30% del giro d’affari. In questa fase di rilancio, l’azienda intende in primo luogo consolidare la distribuzione. Dagli attuali 100 negozi top, il management vuole infatti arrivare a distribuire Cruciani almeno in 150 best shops con la linea donna e in altrettanti 150 per l’uomo, al massimo in 4 stagioni.
Al momento attuale Cruciani è dunque attivo solamente nel mercato wholesale, non nel retail, e ne è stata reincentivata la comunicazione con strategie mirate. L’e-shop invece non è ancora stato fatto ripartire.
“Ci siamo focalizzati su Cruciani e il cashmere perché questo era il core business da salvaguardare, il vero asset dell’azienda. La nostra è una realtà manifatturiera, con maestranze in grado di realizzare un prodotto altamente qualitativo e complesso, perciò su questo dovevamo puntare per avere una credibilità sul mercato”, spiega Antonioni, che rivela come per il momento il marchio di braccialetti in macramè Cruciani C, il cui successo alcuni anni or sono fu travolgente, “lo teniamo in sosta, ma lo ripresenteremo con un concept aggiornato ai tempi odierni. Per ora è in vendita solo sull’e-commerce”.

La nuova Cruciani ha inoltre riassunto 7 persone dalla società precedente, operanti negli ambiti di stile e produzione. “Abbiamo anche ripreso antiche maestranze, fatto che ha ridato, a loro e a tutti gli altri dipendenti, l’orgoglio di appartenere a questa eccellenza del territorio umbro. Abbiamo riassunto quando non avevamo ancora i fatturati per farlo, ma noi abbiamo preso l’azienda per rilanciare, non per speculare”, conclude Riccardo Antonioni.
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