APCOM
13 mag 2016
Couture in Orbit, la moda spaziale si prepara per la passerella
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13 mag 2016
Disegnare abiti per l'era spaziale: con questo obiettivo è in corso d'opera il progetto dell'Agenzia spaziale europea e dello Science Museum di Londra "Couture in Orbit", lanciato nel dicembre 2015, a cui partecipano gli allievi di cinque prestigiose scuole di moda e design europee scelte nei Paesi di origine degli astronauti Esa che dal 2014 in poi hanno soggiornato a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, come Samantha Cristoforetti. Il progetto - ricorda ResearchItaly, il portale del Miur dedicato alla ricerca - coinvolge l'Italia con il Politecnico di Milano, assieme al Ravensbourne College of Design and Communication di Londra, al Fashion Akademiet di Copenaghen, alla scuola di moda ESMOD di Parigi e a quella di Berlino.

Da sensori incorporati alle unità per il calore, fino ai tessuti super assorbenti: gli abiti tecnici del futuro dovranno integrare molte funzionalità, risultando allo stesso tempo accattivanti dal punto di vista estetico e pratici. Anticipare i bisogni dell'era spaziale che verrà nel campo dell'abbigliamento è la sfida a cui stanno lavorando gli studenti delle scuole di design. A ciascuna scuola è stato assegnato uno specifico tema di ricerca collegato ai valori fatti propri dall'Esa di sostenibilità, protezione del clima e riutilizzo. I temi al centro del progetto includono tecnologia, ambiente, innovazione, salute e sport. Oltre a rispondere ai requisiti specifici collegati a ciascun tema, tutti i modelli disegnati dai giovani stilisti dovranno essere allo stesso tempo adatti a un utilizzo quotidiano. L'iniziativa punta infatti a promuovere lo scambio di ispirazione tra due settori all'apparenza molto distanti - spazio e fashion - che tuttavia spesso hanno avuto occasione di influenzarsi reciprocamente, come dimostra per esempio il caso di innovazioni dell'Esa utilizzate nel campo della biancheria intima termica dal produttore Björn Borg o della dermotuta fatta su misura per l'Esa dal produttore di indumenti per motoveicoli Dainese, con l'obiettivo di alleviare i problemi di schiena degli astronauti.
Couture in Orbit intende proporre un percorso creativo volto alla realizzazione di abiti ad alta tecnologia, ma che siano anche attraenti nel look e di facile utilizzo. Pochi i limiti posti alla creatività degli studenti: i modelli potranno infatti essere eleganti, stravaganti, semplici o essenziali, purché abbiano la "stoffa" per delineare una nuova generazione di capi d'abbigliamento. Per disegnarli, le scuole hanno preso ispirazione dalle esperienze degli astronauti dell'Esa del proprio Paese, confrontandosi - quando possibile - direttamente con loro, per saperne di più su temi quali l'osservazione della Terra, il monitoraggio climatico, la salute e la nutrizione, e soprattutto la vita quotidiana a gravità zero.
Partita 5 mesi fa, - conclude ResearchItaly - l'iniziativa culminerà con l'evento Lates che si svolgerà presso lo Science Museum di Londra il prossimo 25 maggio: una sfilata di moda durante la quale saranno presentati gli abiti sviluppati a partire da modelli disegnati in questi mesi dagli studenti, selezionati da una giuria di esperti. In attesa dell'evento, i lavori in corso sulla linea di abbigliamento spaziale potranno essere seguiti sulla pagina Tumblr dedicata al progetto, ricca di schizzi, bozzetti e immagini in continuo aggiornamento che testimoniano l'impegno degli studenti-stilisti e l'evoluzione del loro lavoro.
Fonte: APCOM