AFP
Gianluca Bolelli
24 giu 2021
Courrèges torna alla moda maschile con una linea pungente e romantica
AFP
Gianluca Bolelli
24 giu 2021
La casa di moda francese Courrèges è tornata mercoledì alla moda uomo presentando una collezione pungente e romantica disegnata dallo stilista belga Nicolas Di Felice, in occasione della settimana del prêt-à-porter maschile a Parigi.

Si è trattato di una linea mista, o co-ed, come la maggior parte di quelle della Fashion Week parigina di moda uomo, ed è stata presentata in un film, il secondo episodio per lo stilista dopo la sua collezione donna svelata a marzo.
Un cubo bianco nella giungla industriale della Station-Gare des Mines ad Aubervilliers (Seine-Saint-Denis), ritrovo di danza urbana ed epicentro della controcultura, ha fatto da cornice alle due collezioni. Nel finale del video di mercoledì, questa ambientazione ha lasciato il posto al limitare di un bosco, simbolo di libertà riconquistata con il rallentamento dell'epidemia di Covid.
Eleganti e aderenti al corpo, gli outfit Courrèges si distinguono dalle silhouette oversize e unisex svelate dall'inizio della Fashion Week martedì.
In questa collezione, lo stilista mescola elementi grafici, come scollature quadrate o abiti a trapezio, iconici del brand, con elementi di workwear (outfit che riprendono codici del mondo del lavoro) cui è affezionato.
Un grande cappotto a quadri con maniche raglan è indossato con un berretto e una giacca con zip. Il designer belga propone per la prima volta degli zoccoli o l'iconico giubbotto senza maniche. La tavolozza cromatica si allarga, aggiungendo colori solari al bianco e al nero.
Nicolas Di Felice è stato nominato direttore artistico di Courrèges a settembre per infondere nuovo slancio alla maison parigina, famosa negli anni '60 per il suo stile futuristico.
Il designer 38enne, laureatosi alla prestigiosa scuola di moda di La Cambre, a Bruxelles, e che ha lavorato per Balenciaga, Dior e Louis Vuitton al fianco di Nicolas Ghesquière, ha preso il posto della tedesca Yolanda Zobel. Quest'ultima aveva lasciato la maison transalpina nel gennaio 2020, dopo due anni di collezioni accolte con freddezza, nonostante il suo impegno a interrompere la produzione di plastica.
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