L’International Cotton Advisory Committee (ICAC) punta su una nuova annata di crescita degli stock di cotone per la stagione 2012/2013, che inizierà il 1° agosto. E questo anche se la stagione attuale ha già raggiunto un livello record degli stock mondiali, causando una diminuzione dei prezzi.

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Le scorte globali erano cresciute del 43% nella stagione in corso, per raggiungere i 13,3 milioni di tonnellate. L’ICAC stima adesso un incremento supplementare del 9% sulla stagione successiva, con 14,5 milioni di tonnellate. L'organizzazione prevede che nel mese di luglio 2013 circa il 61% del consumo mondiale si realizzerà sulle scorte, proporzione record dalla stagione 1998/1999.

Un dato già anticipato dagli osservatori, a cominciare dagli agricoltori. Di fronte al crollo dei prezzi, la superficie mondiale assegnata nel 2012/2013 alla coltivazione del cotone dovrebbe così calare del 7%, a 33,6 milioni di ettari. La produzione mondiale calerebbe nelle stesse proporzioni, fino a 25,1 milioni di tonnellate. In compenso, il consumo mondiale dovrebbe crescere del 3%, a 23,9 milioni di tonnellate.

Qualsiasi cosa accada, l'’ICAC rimane perplesso di fronte all'evoluzione dei prezzi. "Il previsto incremento degli stock mondiali di cotone peserà sul prezzo internazionale della materia prima nel 2012/2013, e la volatilità dei prezzi potrebbe essere rafforzata dall'incertezza che grava sulla riserva nazionale cinese", puntualizza il comitato. La Cina aveva in effetti partecipato all'impennata dei prezzi del 2010 decidendo di conservare le proprie scorte.

Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)