Gianluca Bolelli
5 giu 2017
Cotone: verso un nuovo aumento della produzione mondiale nel 2017-18
Gianluca Bolelli
5 giu 2017
I prezzi elevati di questa stagione porteranno probabilmente a un aumento delle superfici dedicate alla coltivazione del cotone, il che dovrebbe far crescere la produzione – Cina esclusa – del 5% nel 2017-18, fino a 19 milioni di tonnellate. Nel corso della stagione 2016-17, l’incremento di questa produzione è stato stimato al 10%, pari a 18 milioni di tonnellate; si tratta inoltre della seconda stagione consecutiva nel corso della quale il consumo delle fabbriche ha superato la produzione di cotone.
In India, secondo l’International Cotton Advisory Committee (ICAC), la superficie delle coltivazioni di cotone dovrebbe crescere del 7%, a 11,3 milioni di ettari; il che corrisponderebbe a un aumento del 3% della produzione nel 2017-18, a 6 milioni di tonnellate.
Similmente, pure negli Stati Uniti d’America gli agricoltori dovrebbero aumentare la superficie coltivata a cotone, che dovrebbe raggiungere i 4,6 milioni di ettari; il che corrisponderebbe a un aumento della produzione del 12%, a 4,2 milioni di tonnellate.
Invece, in Pakistan la produzione dovrebbe incrementarsi del 13%, e se i prezzi elevati persistono fino alla fine del 2017, la produzione brasiliana dovrbebe essere portata a 1,5 milioni di tonnellate.
Secondo l’ultimo rapporto del CCIC, “dato che la produzione di cotone è destinata a crescere nei Paesi ad alto consumo, probabilmente il fabbisogno d'importazioni calerà”.
Dopo essere diminuito dell’1%, a 16,5 milioni di tonnellate, nel 2016-17, il consumo delle fabbriche – esclusa la Cina – potrebbe aumentare del 2%, a 16,9 milioni di tonnellate, nel 2017-18, grazie all’accelerazione della crescita economica nel 2017 e 2018.
In India, i consumi dovrebbero crescere del 3%, a 5,2 milioni di tonnellate, nel 2017-18, con i prezzi del cotone e del filo che dovrebbero stabilirsi a un livello concorrenziale in ragione dell’aumento dell’offerta. In Pakistan, il consumo delle fabbriche dovrebbe crescere in modo modesto, vale a dire dell’1%, per raggiungere i 2,3 milioni di tonnellate, in un contesto d’intensa concorrenza esercitata dagli impianti installati nelle altre nazioni asiatiche.
In Bangladesh, il consumo dovrebbe invece crescere del 5%, a 1,5 milioni di tonnellate, mentre in Turchia il consumo delle fabbriche dovrebbe scendere a 1,4 milioni di tonnellate, a causa del ridotto consumo interno.
Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: fibre2fashion
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