Pubblicato il
14 mag 2012
14 mag 2012
Cotone: le notevoli scorte fanno crollare i prezzi
Pubblicato il
14 mag 2012
14 mag 2012
Mentre quest'anno gli stock mondiali di cotone saranno al più alto livello mai raggiunto da 25 anni a questa parte, il prezzo della materia prima per le consegne di luglio è calato a 77,16 centesimi per libbra alla fine della scorsa settimana.
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Un ribasso che coincide con un comunicato del Ministero americano dell'Agricoltura che, il 10 maggio, annunciava un aumento del 10% delle scorte nazionali, a 73,7 milioni di balle, per il 2012/2013. Quest'anno, dovrebbero essere prodotte nel mondo 122,84 milioni di balle. Cosa che non si vedeva da un quarto di secolo. Un aumento dell'offerta di fronte al quale la domanda non può mantenere i prezzi al livello attuale: l’International Cotton Advisory Committee (ICAC) ha conseguentemente previsto un calo mondiale del 18% delle importazioni di cotone.
Questa diminuzione dei prezzi precede il calo del 7% della produzione mondiale, annunciato anch'esso dall’ICAC per il 2012/2013. La superficie di terreno dedicata alla coltivazione del cotone si sta poi contraendo in risposta al calo dei prezzi. Fra ottobre 2008 e marzo 2011, il prezzo di una libbra di cotone era passato da 42,04 centesimi al record di 2,27 dollari, il dato più alto da quando la materia prima è stata quotata. Un livello che aveva attratto molti agricoltori, che il calo attuale sta facendo però allontanare dalla fibra, preparando il terreno per una futura risalita dei prezzi.
Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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