AFP-Relaxnews
Laura Galbiati
15 mag 2021
Cosmetica: un mondo sempre più connesso, prevede il nuovo patron di L'Oréal
AFP-Relaxnews
Laura Galbiati
15 mag 2021
Il nuovo CEO di L'Oréal Nicolas Hieronimus, in carica dall’inizio di maggio, anticipa un universo della cosmetica sempre più connesso, prevedendo però che i negozi fisici continueranno ad avere la loro importanza.
In un’intervista con l’agenzia di stampa francese AFP, il manager descrive “un ecosistema in cui il consumatore passerà da una cosa all’altra” e in cui l’e-commerce e gli acquisti fisici non solo coesisteranno, ma si rinforzeranno a vicenda.
L’e-commerce ha consentito al colosso della cosmetica, che detiene tra gli altri i brand Lancôme e Giorgio Armani, di conservarsi durante la pandemia: lo scorso anno, il suo giro d’affari è sceso di circa il 6%, una flessione limitata rispetto all’impatto della crisi sanitaria.
Le vendite online rappresentano già il 28% del fatturato totale e dovrebbero raggiungere il 50%, anticipa il CEO, sottolineando che è già così in Cina. In questo contesto, il negozio “deve reinventarsi per offrire delle esperienze al consumatore”, che avrà sempre bisogno di provare i nuovi prodotti in boutique, ritiene il manager.
Nicolas Hieronimus, 57 anni, è arrivato alla guida del primo gruppo cosmetico del mondo in un momento in cui molti Paesi non sono ancora usciti dalla pandemia. La società è tornata in positivo nel primo trimestre di quest’anno, con vendite in salita del 5%. Una situazione simile a quella di altri pesi massimi della bellezza e del lusso, come LVMH e Hermès, che all’inizio dell’anno hanno superato i loro livelli di prima della pandemia.
“Non è finita, ma vediamo la luce in fondo al tunnel”, afferma, basandosi sull’esempio dell’Australia, della Cina o degli Stati Uniti. In questi Paesi, “le categorie di prodotto più legate alle interazioni sociali, come il make up e il profumo, sono ripartite alla grande, per cui siamo molto fiduciosi”.
Ma la crisi sanitaria ha cambiato il modo di lavorare: nel gruppo, i dipendenti possono scegliere lo smart working per due giorni la settimana e si viaggerà di meno, precisa Hieronimus.
Inoltre, nel mondo della bellezza, “le preoccupazioni legate alla salute e alla sicurezza dei prodotti, che già esistevano, si sono accentuate”, prosegue. “La triangolazione vincente è un prodotto performante, con caratteristiche di sicurezza e sostenibilità”.
Sulla scia del suo predecessore Jean-Paul Agon, il nuovo CEO punta molto anche sulla "beauty tech", ossia l’utilizzo delle nuove tecnologie nella cosmetica. L’offerta è ampia: dalle App che danno consigli, fino all’ultima arrivata, una macchinetta ricaricabile che permette di produrre un rossetto personalizzato a casa propria, che sarà lanciata a breve negli Stati Uniti da Yves Saint Laurent.
Abbastanza da permettere al gigante francese di mantenersi al primo posto al mondo? Per fare ciò, il manager continuerà a focalizzarsi sull'Asia, ancora "relativamente all'inizio" della crescita, vista la spesa ancora minima per i prodotti di bellezza da parte dei clienti e l'emergere delle classi medie.
Gli Stati Uniti, nonostante siano un mercato maturo e meno dinamico, “continueranno ad essere il motore della crescita”, ritiene Hieronimus. Anche in Europa, dove il gruppo “ha quasi il 20% delle quote di mercato” per i cosmetici, una progressione è ancora possibile.
Su scala mondiale, “abbiamo il 13% delle quote di mercato", aggiunge il CEO. "Resta ancora l’87% e l’Oréal non rimarrà ferma”.
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