Ansa
25 feb 2020
Coronavirus: da LVMH e Luxottica smart working e no a trasferte
Ansa
25 feb 2020
Le aziende implementano i protocolli sanitari per prevenire l'epidemia di Coronavirus e lo smart working è lo strumento più usato per non interrompere il lavoro a fronte delle ordinanze restrittive o per estrema tutela per esempio in Lombardia, dove si registra il più alto numero di contagiati. Ma gli stranieri ci guardano e LVMH da qualche giorno ha invitato i suoi manager a non viaggiare dall'Italia alle altre sedi internazionali. Anche molte grandi aziende italiane stanno fermando le trasferte. "Le persone rappresentano il nostro asset principale: la loro tutela rappresenta la priorità".
Per fronteggiare il coronavirus, Luxottica ha alleggerito le presenze nella sede di Milano potenziando lo smart working, lasciando ai responsabili di struttura e ai dipendenti la libertà di gestirsi in base alle esigenze specifiche e di accedere alla sede se utile. Il colosso dell'occhialeria ha anche bloccato le trasferte da e per l'Italia e tra sedi italiane, a meno che non siano necessarie e vagliate dai responsabili degli uffici, con indicazione di ridurre al necessario gli accessi nelle sedi di operatori esterni, cioè consulenti e fornitori, in particolare dalle zone a oggi più colpite.
Luxottica ha poi avviato procedure di sanificazione degli ambienti e delle mense in tutte le sedi italiane - con la messa a disposizione ovunque di igienizzanti - potenziando i servizi di infermeria interna per eventuale supporto ai dipendenti. Al momento l'azienda non evidenzia situazioni di criticità tra i dipendenti e anche le verifiche avviate prudenzialmente venerdì presso la sede di Milano hanno dato esito negativo.
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