17 mar 2020
Coronavirus: Moncler capeggia i finanziamenti per costruire l'ospedale in Fiera di Milano
17 mar 2020
Il marchio di outerwear e accessori Moncler ha comunicato nel pomeriggio del 17 marzo la volontà di mettere a disposizione 10 milioni di euro per poter avviare il progetto promosso dalla Regione Lombardia per realizzare in tempi brevi un ospedale specializzato nella terapia intensiva dotato di oltre 400 posti all’interno dei 20.000 mq dei padiglioni 1 e 2 dell’ex Fiera di Milano, su Viale Scarampo.
“Milano è una città che ha regalato a tutti noi un presente straordinario. Non possiamo e non vogliamo abbandonarla. È un dovere di tutti restituire alla città ciò che fino ad ora ci ha dato", afferma in un comunicato Remo Ruffini, Presidente e Amministratore Delegato di Moncler dal 2003, quando ha rilevato il marchio francese di giacche a vento fondato nel 1952 a Grenoble.
“Ho manifestato all’assessore Giulio Gallera la volontà di supportare questo grande progetto sin dal momento in cui è stato ipotizzato e ora che ci sono ragionevoli certezze sulla fattibilità, siamo pronti a sostenerlo. Sono certo che il team della Regione Lombardia, supportato anche dall’esperienza di Guido Bertolaso (l’ex capo del dipartimento della Protezione Civile che affiancherà il governatore della Regione Attilio Fontana per costruire l’ospedale, ricevendo un compenso simbolico di un euro, ndr.), possa far diventare al più presto questa grande iniziativa realtà”, ha continuato l'AD di Moncler.
Ruffini ha spiegato in un'intervista al quotidiano Il Giornale di non volere "nessun ritorno" pubblicitario e che quindi l'impegno di Moncler per l'Ospedale Fiera di Milano sarà pro bono e non una sponsorizzazione. “Ma per carità”, si schermisce. “Ne parlo pubblicamente solo per far capire che noi ci siamo, e sono certo che con Moncler si assocerebbero tante altre imprese. Alcune le ho anche sentite”.
Tra i finanziatori dell'iniziativa c'è anche l'ex premier Silvio Berlusconi, che ha deciso di mettere a disposizione della Regione Lombardia, tramite una donazione, la somma di 10 milioni di euro, necessaria per la realizzazione del reparto o, eventualmente, per altre emergenze, indica l'agenzia Adnkronos.
“Tutto il mondo ci sta dando una grande mano, ci sono arrivate offerte da 5 euro a 10 milioni”, ha sottolineato il governatore Attilio Fontana nel consueto incontro con la stampa, ripreso dall'altra agenzia Askanews. Fontana ha voluto esprimere la propria gratitudine “ai tanti imprenditori che in queste ore si sono mossi con importanti risorse”, non solo Ruffini e Berlusconi, ma anche Fondazione Invernizzi, Esselunga, Fondazione Veronesi, Allianz e Sapio.
La concretizzazione del progetto ospedale di terapia intensiva nei padiglioni di Viale Scarampo ha avuto luce verde dopo le dichiarazioni rilasciate sul suo profilo Facebook, riprese anche in questo caso da Askanews, da parte dell'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, che ha risposto a chi aveva polemizzato nei giorni scorsi chiedendo invece di riaprire il centro ospedaliero di Legnano, in provincia di Milano, chiuso da ottobre 2010.
L'ex ospedale di Legnano, “è inutilizzabile”, afferma Gallera. “Per il riutilizzo del monoblocco è necessario il ripristino dell'impiantistica, delle linee dei gas medicali e di tutti gli impianti elevatori”. Sarebbe necessaria, secondo quanto emerge da una relazione tecnica, anche una “accurata sanificazione degli ambienti”. Lavori che, secondo Gallera, richiederebbero tra i sei mesi e un anno. Tanto più che “in questi anni l'ex ospedale è anche stato oggetto di numerosi atti vandalici” e “diversi furti”. “L'idea”, ha concluso Gallera, è invece quella di“realizzare una terapia intensiva in tempi brevissimi”.
Copyright © 2024 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.