19 apr 2015
Contraffazione: Alibaba risponde alle critiche americane
19 apr 2015
L’Associazione Americana dell'Abbigliamento e delle Calzature (American Apparel & Footwear Association-AAFA) ha invitato il governo degli Stati Uniti ad adottare dei provvedimenti contro il sito Taobao (Alibaba), dove proliferavano le vendite di prodotti falsi. Il colosso cinese delle vendite online rispedisce le accuse al mittente a suon di cifre.
Il gruppo asiatico ricorda che sta già lavorando al fianco di oltre un migliaio di brand e di organismi professionali per sradicare la vendita di merci contraffatte sui propri portali. Alibaba indica inoltre di essersi messo a disposizione dell’AAFA sin dal 2012 sulla questione dei falsi, e puntualizza di essere sempre aperto a qualsiasi discussione in merito alle migliori modalità per diffondersi.
Questa risposta è ancor più importante visto che il 28 gennaio scorso, l'Amministrazione Statale per il Commercio e l'Industria della Cina ha pubblicato sul suo portale un documento che accusava il gruppo di mostrarsi poco attento rispetto al moltiplicarsi delle vendite di prodotti contraffatti. Circa 90 milioni di offerte dubbie intaccherebbero il valore dei suoi portali.
Alibaba, che prossimamente annuncerà i dati del suo esercizio chiuso a fine marzo, aveva ottenuto un fatturato di 8 miliardi di euro (52,5 miliardi di yuan) nell'esercizio precedente. Il suo portale Tmall rappresenterebbe da solo il 57% delle vendite online in Cina, secondo Forrester.
Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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