La Federazione Italiana dell'Accessorio Moda e Persona, che associa AIMPES, ANCI, ANFAO, FEDERORAFI e AIP, presenta un consuntivo positivo per il 2011 e si prepara alle sfide future partendo dalle sue fiere.

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La produzione aggregata del comparto italiano dell'accessorio, fatto di 200.000 addetti in circa 25.000 aziende, si legge nel comunicato ufficiale dell'associazione, è stata di circa 22 miliardi di euro nel 2011, per una crescita di circa 10 punti percentuali rispetto al 2010.

Artefice di questo successo è stato soprattutto l'andamento delle esportazioni, a cui è destinato oltre l'85% della produzione. Nel 2011, nonostante il rallentamento dell'ultimo trimestre, le esportazioni (oltre 19 miliardi di euro) sono cresciute del 15% circa e la bilancia commerciale export-import ha superato i 10 miliardi di euro, crescendo di quasi il 17% rispetto all'anno precedente.

E' una misura del successo, sempre a leggere il comunicato di FIAMP, anche la distanza percorsa per raggiungere i mercati di destinazione. E' di oltre 3.200 chilometri la distanza mediamente percorsa per raggiungere i mercati esteri dall'aggregato dei settori FIAMP, più del sistema moda, che con i suoi 3.000 km. percorsi è uno dei settori manifatturieri a più alta vocazione internazionale.

Di fronte alla stagnazione del mercato italiano, la FIAMP intende superare quest'impasse puntando sui Paesi che ancora crescono. La Federazione sta allora sollecitando in questo senso il Governo perché la promozione delle aziende italiane all'estero diventi una priorità delle istituzioni politiche.

Ormai chiusi il Micam, per le calzature, e il Mipel, per la pelletteria, e quasi terminato il Mifur, per la pellicceria, dall'11 al 13 marzo toccherà al Mido, per l'occhialeria, nei padiglioni di Rho Fieramilano, chiudere la vetrina milanese dell'accessorio, un aggregato fieristico che conta su 3.500 espositori e oltre 100.000 visitatori provenienti da tutte le parti del mondo.