×
1 495
Fashion Jobs
STELLA MCCARTNEY
Rtw Tecnico di Industrializzazione e Produzione
Tempo Indeterminato · NOVARA
LUXURY GOODS OUTLET S.R.L
Gucci_stock Manager
Tempo Indeterminato · SERRAVALLE SCRIVIA
RODGY GUERRERA AND PARTNERS
Human Resources Manager Italy&Europe
Tempo Indeterminato · MILANO
247 SHOWROOM
Controller
Tempo Indeterminato · MILANO
RANDSTAD ITALIA
Responsabile Avanzamento e Controllo Qualità Rtw - Romania
Tempo Indeterminato · SUCEAVA
RANDSTAD ITALIA
Responsabile Controllo Qualità Rtw
Tempo Indeterminato · CREMONA
CONFIDENZIALE
Retail Operation Manager
Tempo Indeterminato · MILANO
DESIGUAL
People Business Partner Coordinator
Tempo Indeterminato · MILANO
BENETTON GROUP SRL
Buyer Retail - Fashion Apparel
Tempo Indeterminato · TREVISO
BENETTON GROUP SRL
Senior Buyer Retail - Fashion Apparel
Tempo Indeterminato · TREVISO
STELLA MCCARTNEY
Logistics Specialist
Tempo Indeterminato · NOVARA
GIORGIO ARMANI S.P.A.
Client Service Training & Quality Senior Specialist
Tempo Indeterminato · MILANO
GUCCIO GUCCI S.P.A.
Merchandising Manager Southern Europe
Tempo Indeterminato · MILANO
ANTONIA SRL
Fashion Buyer-Woman Collection
Tempo Indeterminato · MILANO
STELLA MCCARTNEY
Account Receivable Specialist
Tempo Indeterminato ·
GUCCIO GUCCI S.P.A.
Gucci Global Omnichannel Special Projects Coordinator (Milan OR Florence)
Tempo Indeterminato · MILANO
JIMMY CHOO
Stock Controller
Tempo Indeterminato · FIDENZA
CONFIDENZIALE
Shipping And Logistic Specialist
Tempo Indeterminato · MILANO
STELLA MCCARTNEY
Shoes Production Quality Controller
Tempo Indeterminato · NOVENTANA
BRAMA SRL
Brand Manager Italy
Tempo Indeterminato · MILANO
NAPAPIJRI
Customer Service Representative - Spanish And English Speaking - Napapijri (Fixed Term 12 Months)
Tempo Indeterminato ·
GI GROUP SPA - DIVISIONE FASHION & LUXURY
Customer Service Specialist_luxury Boutique_venezia
Tempo Indeterminato · VENEZIA
Pubblicato il
2 nov 2020
Tempo di lettura
3 minuti
Scarica
Scaricare l'articolo
Stampa
Clicca qui per stampare
Dimensione del testo
aA+ aA-

Confindustria Vicenza: prevenire il contagio senza chiudere le fabbriche

Pubblicato il
2 nov 2020

“La moda italiana, le sue maestranze, il suo saper fare, la sua tradizione non possono superare un secondo lockdown produttivo”, la tesi di Michele Bocchese, presidente della Sezione Moda e Tessile di Confindustria Vicenza è chiara e netta: “Dal tessuto all’accessorio, dalla scarpa all’abito, parliamo di un mondo che porta alta la bandiera del nostro paese in tutto il mondo e che è abituato a cambi di rotta, a rivoluzioni e a cambiamenti repentini. È una filiera sana, in cui lavorano sodo migliaia di persone, tanti giovani e tante donne e che per far valere la propria incomparabile qualità, rispetto alle produzioni di altri Paesi, ha bisogno dei suoi tempi. Per cui se arrivasse un nuovo lockdown degli stabilimenti produttivi, dopo che il primo ha compromesso seriamente le produzioni della stagione invernale e le vendite di quella estiva, semplicemente moltissime aziende italiane non riuscirebbero a reggere”.

Custom Collaborative x Mara Hoffman mask for the Mask Up campaign - The RealReal


Chiudere le imprese adesso, infatti, significherebbe bloccare le consegne dedicate all’estate 2021 e questo avrebbe delle conseguenze nefaste per l'intero settore, in particolare per le aziende più piccole, anello fondamentale della filiera della moda italiana.
 
“Significa – continua Bocchese – che si rischia possano reggere solo le aziende più strutturate e coloro i quali sono arrivati a questa grande crisi senza il fiato corto. Ma poi perché dovrebbero chiudere le aziende? I dati dell’INPS, oltre che quelli dello Spisal, hanno dimostrato che le aziende che rispettano le regole non sono fonte di focolai ma che, in occasioni di contagi, questi arrivano da fuori. Per cui, visto che siamo all’alba di ulteriori prevedibili e necessarie restrizioni dato il quadro epidemiologico, bisogna lavorare per contenere le occasioni di contagio, ad esempio sui mezzi pubblici, e puntare a non chiudere le fabbriche. Il disastro economico non sarebbe solo temporaneo – che già sarebbe abbastanza – ma si ripercuoterebbe anche nel futuro, per coloro che resisteranno”.

Le parole di Bocchese, oltre che sulle testimonianze delle imprese locali, si basano sui numeri del settore: perdita stimata tra il 27% e il 30% per il 2020 su quasi 100 miliardi di fatturato, molti dei quali contribuiscono in maniera significativa all’export italiano e alla bilancia commerciale positiva del nostro paese.

“Concordo pienamente con Carlo Capasa – conclude Bocchese -, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana: serve un piano Marshall per la moda, degli interventi, anche non economici, che tengano conto di una filiera particolare, che è fatta da grandi realtà ma anche da tante attività piccole o minuscole, laboratori d’arte e artigianato che sono patrimonio della nostra tradizione. Come lo sono i negozi a cui siamo legati a doppio, anzi, triplo filo e le fiere che sono tra le realtà più colpite e che speriamo possano ritrovare rapidamente, anche con strumenti innovativi, nuovo slancio in quanto sono davvero attori protagonisti di questo nostro business. Insomma, abbiamo una specificità tale che giustifica il fatto che stia arrivando, da tutta Italia, un congiunto grido d’allarme rivolto ai decisori politici: ascoltateci e lavoriamo insieme per trovare strumenti adeguati che consentano di affrontare questa situazione straordinaria”.
 

Copyright © 2023 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.