Di
Adnkronos
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Pubblicato il
23 ago 2009
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Con crisi +20% richieste ritocchi, chirurgi estetici chiedono regole
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Adnkronos
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23 ago 2009
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Effetti inaspettati della crisi economica: invece che risparmiare sul superfluo, gli italiani ricorrono anche più di prima al chirurgo estetico. "Tutti vogliono arrivare all'estate in perfetta forma: anche grazie ai prezzi in calo, abbiamo avuto un aumento di richieste di interventi del 20%".
Parola di Carlo D'Aniello, presidente della Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica (Sicpre). I ritocchi più in voga sono quelli di sempre: "mastoplastica additiva, rinoplastica, blefaroplastica e liposcultura - assicura l'esperto - con un 'boom' anche di pazienti ex-obesi che devono risolvere la loro situazione di pelle cadente, anche se questa è un'operazione che non viene quasi mai rimborsata dal Servizio sanitario nazionale (Ssn)".
Poche e sporadiche richieste, invece, "per quella che i francesi chiamano 'ninfoplastica', cioè la ricostruzione delle parti intime femminili". Il chirurgo si dice poi preoccupato per il "via vai di giovani che mi chiedono di cancellare un tatuaggio: fra poco tempo ci ritroveremo una generazione di 'pentiti' dei disegni sulla pelle". Secondo gli esperti, le parole d'ordine per prevenire problemi sono informazione e regole chiare in un campo delicato come quello della chirurgia estetica.
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