Comme des Garçons Homme Plus: Rei lo dice con i fiori
Rei Kawakubo lo ha detto con i fiori nella sua ultima collezione per Comme des Garçons Homme Plus, uno show per la PE 2022 nel quale ha collaborato con l'artista di collage di Rocky Mountain chiamato Bedelgeuse.
La collage couture di Kawakubo per l'abbigliamento maschile è sempre all’opera: come nelle giacche Eisenhower o nei blazer da ufficiali sezionati a metà del petto e rifiniti sul retro con frammenti di tentacoli floreali, e la parte posteriore cucita con scampoli di tessuto.
Raramente la sua sartoria è stata migliore, che si tratti della sahariana kaki da tenente con finiture smerlate o dei gilè di stoffa con bottoni posizionati praticamente sulla manica. Pantaloncini sportivi floreali e short da pesistica rigonfiati indossati con abiti da furfante della Restaurazione (parecchi nel tartan posh-punk feticcio di Kawakubo) mostravano un grande potenziale, da far girar la testa. Tenute ideali per un dio del rock in una collezione intitolata “The Existence of Flowers”.
“I fiori non esistono solo per i tempi lieti. Esistono anche per i tempi duri, tristi e dolorosi. Anche un piccolo fiore lungo la strada può guarire il nostro cuore lacerato”, è stato il modo in cui la designer ha espresso i suoi sentimenti in un comunicato.
Tuttavia, il momento più bello della sfilata è stato la collaborazione con Bedelgeuse, alias Travis Bedel, un artista di 31 anni che vive a Phoenix, in Arizona. I suoi collage anatomici hanno un tocco e una grinta fantasmagorici che fanno molto Comme des Garçons, e mescolano elementi in cristallo, fiori e piume in immagini oversize viste su felpe allungate e camicie al ginocchio, alcune bordate di eco-pelliccia.

“La maggior parte del mio lavoro rappresenta l'amore, la perdita e il lasciar andare”, ha detto Bedelgeuse dei suoi collage, creati, ha aggiunto, per esprimere la psiche umana e la sua fugace bellezza.
Tanto di cappello anche per il notevole copricapo del raffinato artista Ibrahim Kamara: una scultura in cartapesta che sembrava quasi afferrare le teste dei modelli, tanto che uno di loro aveva addirittura una clava piantata in testa. Modalità ‘mutante pazzo e di malumore’, insomma.
Il tutto svelato in un video girato in Giappone, in uno studio con 20 sedie di plastica, ma senza pubblico. Un modo per mostrare un'affermazione massimalista in un ambiente minimalista.
Il fatto è che, anche a 10 fusi orari di distanza, in una sfilata priva di pubblico e girata chiaramente in uno studio non decorato, in questa collezione la Kawakubo ha espresso più idee di praticamente qualsiasi altro designer di abbigliamento maschile visto quest'estate.
La 78enne Rei Kawakubo non la si può proprio tenere a freno.
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