29 lug 2014
Columbia Sportswear: le vendite crescono del 16% nel secondo trimestre
29 lug 2014
Columbia rivede verso l'alto le sue previsioni di crescita per l'esercizio 2014. Mentre all'inizio dell'esercizio finanziario puntava su un incremento delle vendite nette dal 15% al 17%, il gruppo americano di marchi sportivi annuncia ora di puntare a una crescita dal 19% al 21%, il tutto corroborato da un miglioramento del margine operativo dal 7,8% del 2013 all'8,3%.

Dopo un primo trimestre molto dinamico, il gruppo rende nota una crescita del 16% delle proprie vendite nel secondo trimestre, chiuso a fine giugno, a 241 milioni di euro (324 milioni di dollari USA). Senza prendere in considerazione l’apporto di 4 milioni di euro del brand PrAna, recentemente acquistato, l'incremento raggiunge quasi il 14%.
Mountain Hardwear, con 16,2 milioni di euro, è il solo marchio del gruppo ad accusare una contrazione delle vendite. Sorel cresce del 3%, a 2,2 milioni, mentre la voce "Altri" del gruppo mette a segno un +12%. Columbia realizza invece un +15%, a 216,4 milioni di euro.
Per categorie di prodotti, il gruppo annuncia un +37% nelle vendite di calzature, a 45,5 milioni di euro. Le sue vendite di vestiti, accessori e attrezzature hanno rappresentato la cifra di 195,5 milioni di euro, in progresso del 12%.
Infine, per regioni, il gruppo ha ottenuto miglioramenti su tutti i mercati. Gli Stati Uniti rimangono il primo mercato del gruppo con 108,8 milioni di euro (+5 %), La coppia America Latina/Asia-Pacifico mette a segno un +18%, a 71,4 milioni, beneficiando soprattutto dell'integrazione dell'attività della Cina, nonostante un clima difficile in Corea e Giappone. E le vendite in Canada e in Europa/Medio Oriente/Africa crescono rispettivamente del 39% e del 37%, a 6,6 e 54,2 milioni di euro.
Tuttavia, non tutto è assolutamente positivo in questo trimestre. Se il gruppo migliora il suo margine lordo dal 42,9% al 44,4%, vede però anche crescere i costi.
Considerando i giochi dei calendari contabili, generalmente il secondo trimestre del gruppo è sempre in rosso, ma la sua perdita operativa è aumentata da 7,4 milioni a 12,6 milioni di euro quest'anno.
Quest'ultimo punto non altera l'ottimismo di Timothy Boyle, CEO del gruppo. Nella presentazione trimestrale, il massimo dirigente societario sottolinea in effetti che: "Rispetto al primo semestre dello scorso anno, abbiamo aumentato il nostro reddito operativo per sette (a 13,8 milioni di euro), facendo di questi sei mesi i più redditizi dal primo semestre 2008, malgrado 3,5 milioni di euro di costi di acquisizione e ammortamento legati all'acquisto di PrAna".
Il brand, presente in Nord America, potrebbe essere sviluppato entro il 2015 a livello internazionale.
Olivier Guyot (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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